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Quando nel Marzo 2021 presentavamo il successo delle ricerche sugli anti infiammatori contro il covid-19

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Ecco l’articolo del Marzo 2021 sulla ricerca dell’Istituto Mario Negri sull’efficacia degli Anti Infiammatori contro la “Tachipirina” di Stato. (originale qui). Perché saremo esperti di economia, ma capiamo il senso di un paper scientifico meglio di tanti anchorman.

Nei giorni scorsi l’Istituto Mario Negri di Milano ha reso noto uno studio, in corso di pubblicazione, per il trattamento precoce del Covid-19 , addirittura ai primi sintomi e senza tampone positivo, che dovrebbe far riflettere tutti.

Il protocollo, applicato a 90 persone, in comparazione ad altre 90 non trattate, prevedeva l’uso fin da subito di Aspirina e antinfiammatori, ma non tachipirina, e cortisonici sin da subito. I risultati sono stati  sorprendenti: Una media di 18 giorni per il trattamento raccomandato contro i 14 giorni dell’altro segmento. I segni più leggeri della malattia, come la perdita dell’olfatto e l’affaticamento, persistono molto meno nei novanta pazienti curati con il protocollo in questione, il 23 per cento contro il 73%. La grande differenza si registra sul punto più delicato. Solo due pazienti su 90 (2,2%) del gruppo di riferimento sono finiti in ospedale rispetto ai 13 su 90 (14,4%) . Alla fine il numero degli ospedalizzati, e quindi dei morti , precipita. Eppure il protocollo del Mario Negri NON è applicato a livello nazionale, e parliamo di una sperimentazione che è stata fatta a novembre 2020.

La situazione è molto grave: un governo ci chiude in casa senza basi di carattere scientifico, MA ignora l’applicazione di protocolli di cura domiciliare che potrebbero risolvere gran parte dei problemi senza né costi eccessivi né un peso per le strutture sanitarie. Nello stesso tempo le fonti scientifiche ci dicono che, ahimè, dovremo convivere con il virus a lungo. Perché non curarlo bene, e subito e smettere con questa manfrina liberticida ed economicamente suicida?

Vista l’insistenza del partito più antilibertario d’Italia, e forse del mondo dopo il PCC, nell’applicazione di questo sistema, cioè il PD, ci chiediamo francamente se questa non sia una strategia specificatamente voluta per piegare e svilire la volontà popolare con la scusa del virus. Speriamo di essere smentiti, ma nel silenzio continuo di Speranza sulle terapie domiciliari sembra esservi la volontà di ridurre l’Italia ad un unico enorme gulag. 

Perché un ministro simile, con i sui compagni di merende , siede ancora al governo?


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