Seguici su

Idee & consigli

Quali sono i fattori che influenzano i tassi di interesse dei mutui?

Pubblicato

il

Chi deve richiedere un prestito per acquistare o ristrutturare casa, deve fare i conti con i tassi di interesse. Questi determinano il guadagno dell’istituto finanziario che eroga il finanziamento. Rappresentano dunque un costo obbligatorio per il mutuatario e incidono sull’ammontare delle rate periodiche. Per questo è importante capire da cosa sono influenzati e in che modo possono variare nel tempo.

In questo articolo, dopo una breve e rapida panoramica sulle principali tipologie dei tassi mutui, indicheremo i principali fattori che causano innalzamenti o abbassamenti delle percentuali di interesse.

Tasso d’interesse del mutuo: fisso, variabile e misto

I tassi di interesse dei mutui si dividono in due grandi categorie principali: fissi e variabili.

Il tasso fisso viene stabilito in sede contrattuale e non è suscettibile di modifiche nel corso del tempo. Questo aspetto permette al mutuatario di sapere fin da subito a quanto dovrà pagare ogni mese per rimborsare il prestito e di non avere né brutte né belle sorprese. Le rate non potranno infatti subire rincari, ma nemmeno diminuzioni.

A differenza di questo, il tasso variabile è soggetto a modifiche che potranno essere, a seconda dei casi, vantaggiose o meno. In caso di riduzione del tasso d’interesse, infatti, il risparmiatore pagherà rate mensili meno costose; al contrario, un aumento dei tassi si ripercuoterà in modo negativo anche sui pagamenti periodici, facendo lievitare l’importo delle rate. Il tasso mutui variabile è disponibile anche con Cap, ossia un tetto massimo che non potrà essere superato.

A fianco di questi due tassi d’interesse, se ne colloca un terzo, detto tasso misto, il quale permette al mutuatario di passare, dopo un certo periodo di tempo e solo se lo desidera, al tasso variabile, per poi tornare, sempre e solo se lo ritiene vantaggioso e dopo un certo numero di mesi, a quello fisso.

L’effetto dell’inflazione sui tassi dei mutui

Il principale fattore che influenza i tassi dei mutui è l’inflazione. All’aumentare dell’inflazione, infatti, la BCE aumenta i tassi d’interesse al fine di ridurre la circolazione di denaro e di aumentare la tendenza al risparmio.

I tassi stabiliti dalla Banca Centrale Europea determinano il costo del denaro e fungono da parametro di riferimento per le operazioni di rifinanziamento, influendo anche sui tassi applicati alle operazioni effettuate dalle banche fra loro e con i cittadini.

Tassi mutui: Euribor e Eurirs

I mutui a tasso variabile seguono le oscillazioni dell’Euribor, ossia dell’Euro Inter Bank Offered Rate. L’aumentare di questo porta a un immediato aumento dei tassi del mutuo e a una crescita dell’importo delle rate mensili, mentre una riduzione dell’Euribor corrisponde a una parallela riduzione del costo del denaro e a un conseguente abbassamento delle rate.

I mutui a tasso fisso sono invece influenzati dall’Eurirs o IRS, acronimo di Interest Rate Swap. In questo caso, le modifiche del tasso di riferimento non comportano variazioni delle rate mensili dopo la stipula del contratto, ma consentono di determinare il valore del tasso fisso che accompagnerà il mutuatario fino alla completa estinzione del debito o fino a quando non deciderà di passare al tasso variabile.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento