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Parchi eolici: cosa sono e perché si stanno diffondendo

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Quella eolica è una fonte inesauribile di energia pulita, estremamente importante per contrastare il cambiamento climatico e favorire la transizione energetica.

Conosciuta e utilizzata da secoli, ad esempio per la navigazione o per far funzionare i mulini, viene oggi sfruttata ricorrendo alle pale eoliche, tecnicamente definite aerogeneratori, strutture che, con l’aiuto di speciali generatori, consentono di trasformare l’energia cinetica in energia elettrica.

Gli aerogeneratori vengono custoditi nei Parchi Eolici, aree ben definite, destinate alla produzione di energia attraverso la forza del vento.

Energia eolica: come funziona

Fonte rinnovabile ottenuta sfruttando i movimenti delle masse d’aria sulla superficie terrestre, l’energia eolica è inesauribile e sostenibile, in quanto la sua produzione e distribuzione non immette nell’atmosfera anidride carbonica o altri gas effetto serra.

Il funzionamento degli aerogeneratori, sempre più presenti in Europa, tanto da aver fatto registrare, nel corso del 2022, un aumento delle installazioni pari al 40%, non è particolarmente complesso e può essere riassunto in pochi punti:

  • la turbina eolica, costituita da un’alta struttura realizzata in acciaio, produce energia meccanica grazie alla rotazione, favorita dal vento, del rotore a tre pale;
  • l’energia meccanica viene convogliata verso un generatore, situato nelle vicinanze della struttura, il quale la trasforma in energia elettrica;
  • a questo punto, l’energia, tramite un cavidotto che collega tra loro tutti gli aerogeneratori presenti nel parco eolico, viene inviata alla cabina di consegna e immessa nella rete elettrica.

Perché è importante l’energia eolica

La produzione e l’impiego di energia eolica offre molti benefici interessanti, a cominciare naturalmente dal grande aiuto fornito nella transizione energetica e nella lotta all’inquinamento.

Oltre a questi, comuni a tutte le fonti di energia rinnovabile, ve ne sono però altri, peculiari dell’eolico, come:

  • l’elevata efficienza di conversione, compresa tra il 40 e il 50%;
  • lo spazio occupato, relativamente poco se rapportato all’energia prodotta;
  • la possibilità di sfruttare anche la superficie del mare;
  • il basso impatto sull’ambiente;
  • i costi pressoché contenuti.

Parchi eolici in Europa

L’Europa registra di anno in anno un numero sempre crescente di parchi eolici, sia di tipo on-shore, ossia costruiti sulla terraferma, a non meno di 3 chilometri dalla costa, sia di tipo off-shore, vale a dire realizzati in mare aperto, lontano dalla costa, oppure sui laghi.

Per quanto riguarda questi ultimi, non si può invece non nominare per importanza quello di Hornsea in Regno Unito, attualmente in fase di costruzione, il quale, sfruttando i cavi Prysmian come si può leggere sul sito di questa società, svilupperà un efficiente collegamento sottomarino per la trasmissione dell’energia alla terraferma.

Analizzando, invece, quelli della terraferma, si può notare che, benché Danimarca e Irlanda vantino la maggiore quota di eolico prodotto sul territorio, seguite a ruota da Regno Unito, Germania e Portogallo, il più grande Parco Eolico on-shore del continente è stato realizzato in Romania: Fântânele-Cogealac dispone di 240 pale eoliche e ha una capacità nominale pari a 600 MW.

Dotati di un’elevata capacità anche il parco di Whitelee, in Scozia, caratterizzato da una potenza massima pari a 322 MW, e quello di Buddusò-Ala dei Sardi, in Italia, con una capacità di 138 MW.


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