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Qualcosa si è rotto fra i consumatori USA, lo mostra Google Trends

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C’è qualcosa che non va negli USA, ed il segnale è pessimo. Gli americani, a corto di denaro, stanno cercando in preda al panico “Banco dei pegni vicino a me” “Pawn shop near me” . Questo trend di ricerca ha raggiunto un picco record all’inizio di luglio ed è un segnale inquietante che i consumatori potrebbero impegnare oggetti o vendere cose che sono state acquistate durante il boom del Covid per ottenere denaro rapido in mezzo alla peggiore tempesta inflazionistica di una generazione.

Cominciamo con l’analizzare i dati di ricerca su Google relativi al “banco dei pegni vicino a me” “Pawn shop near me”. Il trend di ricerca ha iniziato a salire a gennaio ed è esploso negli ultimi mesi fino a raggiungere i massimi storici solo pochi giorni fa.

L’interesse per questa tendenza di ricerca è a livello nazionale. L’interesse maggiore si registra nel profondo Sud.

Se il Nevada è lo stato di Las Vegas, quindi la ricerca di un banco dei pegni è quasi logica fra i giocatori sfortunati, interessante è la presenza del Texas: lo stato forse in più sviluppo degli USA è anche quello che maggiormente sta vendendo oggetti personali per raggranellare soldi. Che succede? Georgia, Mississippi e Lousiana sono anche stati rurali con magari un peggior accesso al sistema creditizio.

Google fornisce tendenze di ricerca correlate che sono tutte in territorio di “breakout”, tra cui “pawn shop”, “open pawn shop near me”, “pawn shop open” e “cash pawn shop near me”.

Appare chiaro che qualcosa di importante si è rotto fra i consumatori americani. In questo momento abbiamo il combinarsi di una serie di fattori negativi per il consumo:

  • gli interessi sono cresciuti e questo ha fatto aumentare le rate del mutuo;
  • l’economia è in rallentamento;
  • le bolle che hanno sostenuto molti consumi sono esplose, lasciando molti nei guai. Parliamo delle varie speculazioni che si sono succedute, dalle criptovalute ai vari gamstop e simili. I consumi sono stati azzerati.

Questa potrebbe essere un’ulteriore prova che il consumatore sta cedendo. Alcune aziende del settore dei beni di largo consumo, come General Mills, produttrice di Cheerios, e Walgreens Boots Alliance, hanno recentemente messo in guardia contro l’indebolimento della capacità di acquisto dei consumatori. Se si riempiono i banchi dei pegni e le aziende dei beni di largo consumo vedono un calo nelle vendite allora c’è qualcosa di profondo e di grave che si sta preparando.  Qualcosa che rischia di essere travolgente, distruttivo e innovativo e non di breve durata.

Volete la controprova, ve la daremo fra qualche giorno con come esempio l’Italia.


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