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Putin ordina la ritorsione economica: blocco delle esportazioni di materie prime agli stati “Ostili”. Sanzioni alle persone “Avverse”

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Il presidente Vladimir Putin martedì ha decretato che la Russia non dovrebbe più esportare   prodotti e materie prime a entità negli stati che abbiano imposto sanzioni alla Russia e vieta le transazioni con persone ed entità che Mosca aveva sanzionato. Il decreto specifica che entro 10 giorni verrà pubblicata una lista della entità e delle persone fisiche coinvolte nelle sanzioni.

Non è stato immediatamente chiaro in che misura sarebbe stato applicato il decreto, ma da quello che si capisce si dovrebbe interrompere l’esportazione di materie prime e i paesi occidentali. La Russia è fra i principali esportatori di una serie di materie prime importanti e di materiali rari, fra cui il palladio. Su questi mercati potrebbero esservi delle forti variazioni di prezzo.  Ecco una tabella esplicativa

Il problema maggiore ci sarebbe se il blocco fosse esteso verso le materie prime energetiche: non tanto carbone e petrolio, ma gas, che è direttamente collegato con infrastrutture come i gasdotti e non facilmente sostituibile.  Sino a che non verrà chiarita la lista degli attori colpiti poi non sarà possibile comprenderne a pieno le ricadute.  Nello stesso tempo la realizzata interruzione dei commerci non è che un ulteriore passo avanti dalla guerra fredda alla guerra combattuta: dove non passano le merci passano gli eserciti. 

 

Ecco una traduzione grezza del decreto: “Decreto del presidente della Federazione Russa sull’applicazione di misure economiche speciali di ritorsione in relazione alle azioni ostili di alcuni stati stranieri e organizzazioni internazionali.

In connessione con azioni ostili – e contrarie al diritto internazionale – degli Stati Uniti e degli Stati esteri e delle organizzazioni internazionali che vi hanno aderito, volte a privare illegalmente la Federazione Russa, i cittadini della Federazione Russa e le persone giuridiche russe dei diritti di proprietà o la limitazione dei loro diritti di proprietà e al fine di proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa e in conformità con la legge federale del 30 dicembre 2006, n. 281-FZ “Sulle misure economiche speciali e sulle misure obbligatorie. Per questo motivo io decreto che:

1) le autorità statali federali, gli organi delle autorità statali dei soggetti della Federazione Russa, altri organi statali, gli organi di autogoverno locale, le organizzazioni e le persone sotto la giurisdizione della Federazione Russa, nelle loro attività,  dalla data di entrata in vigore del presente decreto, applichino misure economiche speciali alle singole persone giuridiche, alle persone fisiche e agli enti sotto il loro controllo.

2) sia assicurata l’applicazione delle seguenti misure economiche speciali:

a) Il divieto, per le autorità statali federali, le autorità statali dei soggetti della Federazione Russa, altri organi statali, organi di autogoverno locale, organizzazioni e individui sotto la giurisdizione della Federazione Russa:

– effettuare operazioni (ivi compresa la conclusione di contratti di commercio estero) con persone giuridiche, persone fisiche ed enti sotto il loro controllo per le quali sono applicate misure economiche speciali (di seguito denominate soggetti sanzionati);

– per adempiere agli obblighi nei confronti dei soggetti sanzionati nell’ambito di operazioni concluse (compresi i contratti di commercio estero conclusi), qualora tali obblighi non siano adempiuti o non siano pienamente adempiuti;

– compiere operazioni finanziarie i cui beneficiari siano soggetti sanzionati;

b) Il divieto di esportazione al di fuori del territorio della Federazione Russa di prodotti e (o) materie prime, la cui produzione e (o) produzione sono effettuate sul territorio della Federazione Russa, dove tali prodotti e (o) materie prime i materiali sono forniti a beneficio di persone sanzionate e (o) [forniti] da persone sanzionate a beneficio di altri.

3) il Ministero delle Finanze della Federazione Russa ha il diritto di fornire spiegazioni ufficiali sull’applicazione del presente decreto, ad eccezione del comma quattro, lettera “a”, del comma 2 del presente decreto.

4) la Banca Centrale della Federazione Russa ha il diritto di fornire spiegazioni ufficiali sull’applicazione del quarto comma della lettera “a” del comma 2 del presente decreto.

5) il Governo della Federazione Russa, entro 10 giorni:

a) approvi un elenco dei soggetti sanzionati;

b) determini ulteriori criteri per classificare le operazioni come operazioni la cui commissione e l’adempimento degli obblighi ai sensi dei commi secondo e terzo della lettera “a” del comma 2 del presente decreto sono vietati.

6) il presente decreto entra in vigore dalla data della sua pubblicazione ufficiale ed è valido fino all’annullamento delle misure economiche speciali dallo stesso stabilite.

Presidente della Federazione Russa. V. Putin.

Mosca. Cremlino. 3 maggio 2022.

 

 


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