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Pompeo vuole la fine della Politica della sola Cina. Ora Pechino ha solo Biden e i Big tech

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Il Segretario di Stato Mike Pompeo ha compiuto una singola azione, molto più devastante di quanto fatto da tutti i manifestanti, e che metterà in difficoltà l’amministrazione Biden. Pompeo sabato ha annunciato che ora sta revocando le “restrizioni autoimposte” alle relazioni tra gli Stati Uniti. e Taiwan. Nel suo comunicato ufficiale ha detto:

Oggi annuncio che revocherò tutte queste restrizioni autoimposte. Le agenzie del ramo esecutivo dovrebbero considerare nulle tutte le “linee guida per i contatti” riguardanti i rapporti con Taiwan precedentemente emesse dal Dipartimento di Stato sotto le autorità delegate al Segretario di Stato.

questo annuncio, anche se con grande ritardo, pone fine all’ipocrita politica della “Sola Cina”, seguita a partire dagli anni settanta e che vedeva la Cina come un’unica nazione, con due sistemi amministrativi diversi: comunista del PCC nella terraferma e democratico a Taiwan. Questo faceva si che si potessero avere relazioni diplomatiche solo con uno dei due stati, cioè ,  partire da Kissinger, con quella di Pechino.

Da ora in poi quindi gli USA non considereranno più la Cina come un “Unico governo”; ma come due governi autonomi e indipendenti, pienamente legittimati. In realtà si tratta della presa d’atto di uno stato di fatto che dura dal 1948.

Pompeo quindi ha elogiato la situazione della democrazia a Taiwan:

Taiwan è una vivace democrazia e un partner affidabile degli Stati Uniti, eppure per diversi decenni il Dipartimento di Stato ha creato complesse restrizioni interne per regolare le interazioni dei nostri diplomatici, membri di servizio e altri funzionari con le loro controparti taiwanesi. Il governo degli Stati Uniti ha intrapreso queste azioni unilateralmente, nel tentativo di placare il regime comunista di Pechino. Non più.

Il primo diplomatico USA di rango che visiterà Taiwan sarà l’ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite. Naturalmente Pechino ha parlato di folle provocazione ed ha promesso una durissima risposta.

Ora con una mossa semplice, e logica Pompeo  lascia un problema d risolvere per Biden:

  • se Biden prosegue con la politica di Pompeo rovina il proprio rapporto con Pechino riportandolo, diplomaticamente, agli anni 70. la reazione di Pechino potrebbe anche colpire l’interscambio fra i due paesi. Nello stesso tempo riconoscere completamente Taiwan significa anche proteggere la sua democrazia e la sua integrità;
  • Biden può piegarsi a Pechino e tornare allo status quo ante, mostrando la sua sudditanza al PCC , ed allineandosi quindi con tutto l’establishment tecnologico, Amazon in testa.

Quindi Pompeo lascia veramente una bomba nella mani del prossimo segretario di Stato. Io sono convinto che Biden, la cui caratura politica è inversamente proporzionale ai rapporti economici del figlio con Pechino, si piegherà a 90 gradi.


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