Politica italiana: i leader vengono macinati uno dopo l’altro. Bisognerebbe chiedersi il perché

Facciamo rapidamente un’analisi del voto nelle elezioni regionali in Sardegna, partendo da una premessa: il risultato quasi definitivo indica che il governatore sarà Alessandra Todde della sinistra, che ha battuto Truzzu del centrodestra, ma i voti nel consiglio sono 42% per il CSX e 48% per il CDX. Quindi, nonostante quello che diranno i media, Repubblica e Stampa, la vittoria del CSX c’è stata, ma non è un trionfo.

Ecco le nostre osservazioni sui risultati.

Cambiare il cavallo in corsa non funziona

Cambiare il candidato solo per prendere una pedina in più, non funziona. Se Truzzu avesse perso per soli 3 mila voti, come sembra, sarebbe il segno che proprio il mancato appoggio del precedente presidente è stato decisivo. Solinas poteva essere ripresentato e non aveva raggiunto il limite dei mandati. Invece lo si è sostituito e qualcuno non ha capito  il perché, un numero sufficiente a non far eleggere il suo successore. Truzzu, di suo, non ha portato voti.

Nessuno è eterno

Nella politica italiana nessuno è eterno e i leader vengono bruciati senza nessun ritegno, se poi la politica non soddisfa le motivazioni per cui sono stati votati. Se si promette lo stop all’immigrazione clandestina e poi si vedono barconi all’arrembaggio delle coste meridionali qualcosa non funziona. Tra promesse e fatti realizzati deve esserci una qualche relazione

Quanti voti ha portato Ursula?

I media ufficiali hanno spinto moltissimo nel presentare un’immagine del presidente del Consiglio super europeista e atlantista, e, nello stesso tempo, i media sinistri sono riusciti a presentarla come amica di Orban. I meeting e le strette di mano con la Von Der Leyen quanti voti hanno portato in più? Allo stesso modo i meeting a Kiev, che aiutano poco l’Ucraina, quanti voti hanno portato in più?

Qualcuno ha detto che la politica estera non dovrebbe essere influenzata da fattori elettorali. Però se si ignorano gli elettori non si viene eletti, quindi non si è al governo e non si fa politica estera di nessun tipo, almeno nei paesi democratici. Oppure ammettiamo che in Italia la politica estera non è fatta in modo democratico

Sono sparite alcune figure molto popolari del centrodestra. Perché?

Alcune figure molto popolari e vicine al centrodestra sono scomparse, sostituite da altre di minore impatto. La comunicazione non è tutto, ma forse sarebbe necessario pensare a chi si manda in televisione e a chi si fanno fare le interviste. Bisogna scegliere meglio le immagini delle persone con cui presentarsi in pubblico.

La Rai sempre colonia della sinistra

Ci sono programmi giornalistici RAI che sembrano girati, alcuni malamente, da collettivi dei centri sociali. Questo porta la TV pubblica a presentarsi con una comunicazione ufficiale algida e scostante, e una ufficiosa barricadera e che contestatrice, ma con una visione incredibilmente partigiana, ovviamente in senso antigovernativo da sinistra.

I lati positivi delle elezioni: una ciambella di salvataggio per la Schlein

Il segretario del PD è andato subito in Sardegna, ancor prima dei dati ufficiali, per intestarsi la vittoria. Questa è un’ottima notizia: la  sua guida del Partito Democratico ne viene rafforzata e così la posizione di Conte. La loro guida pasticciona, filo globalista e forte sui diritti cosmetici, ma debole sulla vera economia, andrà avanti. Il ricambio con Landini, che avrebbe dato l’apparenza di un partito più sociale, si allontana. Questa è un’ottima notizia, per il centrodestra.

Servirà questa esperienza? Non so, francamente. Il Presidente del Consiglio è persona sicuramente intelligente, ma un governo non è fatto da una sola persona.