Economia
Petrolio: anche il Qatar taglia i prezzi per l’eccesso di Offerta
Il qatar segue l’Arabia Saudita e taglia il prezzo del petrolio Al Shaheed. Una risposta a un mercato che presenta un eccesso di offerta e che potrebbe vedere il rinvio dell’aumento quote OPEC+

Il mercato del petrolio segnala una grande novità negli ultimi giorni. Il Qatar ha seguito l’Arabia Saudita nel taglio del prezzo del suo greggio proveniente dal giacimento al-Shaheen per le consegne di maggio, ha riferito la Reuters, citando fonti commerciali.
Il greggio al-Shaheen per le consegne di maggio costerà ora 1,29 dollari al barile al di sopra del benchmark di Dubai, o anche meno. Secondo le fonti della Reuters, il Qatar ha già stipulato quattro carichi di al-Shaheen per Vitol a un prezzo di 1,17 dollari al barile superiore al benchmark di Dubai. Un altro carico è stato impegnato per la cinese CNOOC, a un prezzo di 1,30 dollari al barile superiore al benchmark di Dubai.
I carichi di Al-Shaheen per consegna ad aprile sono stati prezzati a 3,50 dollari al barile sopra il benchmark regionale.
La mossa del Qatar segue la decisione dell’Arabia Saudita, presa all’inizio del mese, di abbassare i prezzi del greggio che vende per la prima volta in tre mesi. L’Arab Extra Light del regno per l’Asia ha subito il colpo più forte, con un calo di 60 centesimi a 3,30 dollari rispetto all’Oman/Dubai. Altri tipi di petrolio hanno subito riduzioni di prezzo tra i 30 e i 40 centesimi al barile.
I tagli dei prezzi riflettono un mercato petrolifero ben rifornito, grazie all’aumento della produzione OPEC+ e ad altri fattori, come l’aumento della produzione di scisto negli Stati Uniti, che ha costantemente messo sotto pressione i prezzi del petrolio. L’ultimo aggiornamento sulla produzione dell’OPEC ha rivelato un aumento della produzione in Nigeria e Kazakistan, con quest’ultimo membro OPEC+ che ha superato la sua quota in modo significativo, con una produzione effettiva di 1,767 milioni di bpd, rispetto a una quota di 1,468 milioni di barili al giorno.
Il gruppo di produttori petroliferi allargato ha dichiarato che il mese prossimo procederà a sciogliere alcuni dei suoi limiti di produzione, per un ammontare di 138.000 barili al giorno.
Tuttavia, il vice primo ministro russo Alexander Novak ha dichiarato all’inizio del mese che la decisione potrebbe essere annullata in caso di “squilibri del mercato”, facendo eco a una dichiarazione dell’OPEC che affermava: “Questo aumento graduale può essere messo in pausa o annullato in base alle condizioni del mercato”. Questa flessibilità consentirà al gruppo di continuare a sostenere la stabilità del mercato petrolifero”.
Attualmente ci sono state notizie di aumento di produzione in Nigeria e in Libia, senza contare l’aumento di produzione in Paesi extra OPEC+ come l‘Argentina e la Guyana. Questo viene a creare un’abbondanza di petrolio che potrebbe spingere a rinviare l’aumento di quote da parte del cartello.
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