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Perché l’India non sta pagando il petrolio russo in Rupie
Per il momento, l’India non pagherà in rupie per il petrolio dalla Russia o da qualsiasi altro esportatore di petrolio, ha affermato lunedì il giovane ministro del petrolio del terzo importatore mondiale di petrolio. Il pagamento proseguirà con le valute di conto internazionali.
“Al momento, le imprese del settore petrolifero pubblico non hanno alcun contratto né è allo studio una simile proposta dalla Russia o da qualsiasi altro paese per l’acquisto di petrolio greggio in rupie indiane”, ha detto oggi al Parlamento il giovane ministro indiano del petrolio Rameswar Teli, come riportato da Reuters.
All’inizio di questo mese sono emerse notizie secondo cui l’India stava esplorando modi per istituire un meccanismo per un commercio di Rupie e Rubli con la Russia, incluso il petrolio.
Poiché le sanzioni contro la Russia per la sua invasione dell’Ucraina hanno limitato il commercio russo in dollari USA, ci sono state segnalazioni che gli importatori che non evitano il petrolio russo, Cina e India, potrebbero iniziare a regolare alcune transazioni nelle valute locali dei paesi importatori, i cinesi rispettivamente lo Yuan o la Rupia indiana. Il problema per queste valute è che uno scambio diretto con la Russia dà per scontato che questa poi possa utilizzare queste valute sul mercato internazionale per comprare merci di cui ha bisogno. Se questo può essere realizzabile facilmente con lo Yuan, non lo è per la Rupia.
C’è stata un’apparente volontà sia da parte dell’India che della Russia di approfondire i loro legami energetici, ma devono trovare il modo di continuare il commercio di petrolio senza il sistema bancario SWIFT e come ottenere garanzie bancarie e assicurazioni per i carichi.
L’India sta anche valutando i modi per mantenere il commercio con la Russia, non solo di petrolio greggio, istituendo un sistema di pagamento alternativo con un conto presso una banca, ha detto un funzionario indiano all’Hindustan Times all’inizio di questo mese. Però si tratterebbe di uno strumento di complessa creazione, perché né il rublo russo né la rupia indiana sono ampiamente utilizzati nel commercio internazionale, affermano gli analisti.
L’India, che si è astenuta in diversi voti delle Nazioni Unite nel condannare l’invasione russa dell’Ucraina, ha approfittato dei carichi di petrolio acquistato “spot” dalla Russia a prezzi fortemente scontati nelle ultime settimane, contenendo così i propri costi energetici.
Le esportazioni di petrolio greggio russo verso l’India sono aumentate dall’inizio del mese quando le sanzioni sono entrate in vigore, costringendo i commercianti in Europa a evitare i carichi russi, ha riferito il Financial Times, citando i dati di Kpler.
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