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Papa Francesco: “La vera risposta non sono altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione”

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Papa Francesco: “L’aumento della spesa per le armi al 2% è una pazzia, mi sono vergognato. La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione. Parlo di un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti”.

“E’ ormai evidente che la buona politica non può venire dalla cultura del potere inteso come dominio e sopraffazione, no, ma solo da una cultura della cura, cura della persona e della sua dignità e cura della nostra casa comune”, ha detto papa Bergoglio ricevendo in udienza le partecipanti all’Incontro promosso dal Centro Femminile Italiano.

“Lo prova, purtroppo negativamente, la guerra vergognosa a cui stiamo assistendo. Penso che per quelle di voi che appartengono alla mia generazione sia insopportabile vedere quello che è successo e sta succedendo in Ucraina. Ma purtroppo questo è il frutto della vecchia logica di potere che ancora domina la cosiddetta geopolitica”.

La storia degli ultimi settant’anni lo dimostra – ha osservato Francesco -: guerre regionali non sono mai mancate, per questo io ho detto che eravamo nella ‘terza guerra mondiale a pezzetti’, un po’ dappertutto, fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero. Ma il problema di base è lo stesso – ha sottolineato -: si continua a governare il mondo come uno ‘scacchiere’, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri”.

“La vera risposta dunque non sono altre armi, altre sanzioni,  io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per l’acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!”, e ancora “altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti, un modo ormai globalizzato, e di impostare le relazioni internazionali. Il modello della cura è già in atto, grazie a Dio, ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militare”.

Questi in percentuale sul PIL dei vari stati i soldi stanziati “per la difesa”. Totale NATO un bel 2,65% che finirà dritto dritto nelle tasche dei fabbricanti di morte, dopo essere stato sottratto al benessere, anche minimo, dei cittadini. Armi che costano miliardi che verranno distrutte in due secondi netti da altre armi di egual potenza in un tragico gioco di scacchi dove tutti sono armati e per sapere chi vince e chi perde sei contano i numeri dei morti. Il Papa se ne vergogna, certo. Ma anche noi nel nostro piccolo ci vergognamo di questa idiozia imperante che segue solo logiche economiche pro domo di quattro burattinai. Tragiche figure anche quelle che applaudono gli “aiuti di guerra” nel nostro parlamento. Mandare armi all’Ucraina per difendersi dalla Russia, è come mandare antidolorifici al bulletto di quartiere sul ring contro Tyson. A qualcuno conviene prolungare l’agonia. Perchè show must go on.

 


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