Paesi Bassi: surplus commerciale a 6,8 miliardi fatto vampirizzando gli altri paesi UE

Ci sono paesi che stanno vedendo il suo surplus commerciale esplodere in mezzo alla crisi dell’economia europea, e non parliamo della Russia, ma di paesi che fanno parte della UE e che, almeno in teoria, si pongono come baluardi dell’Europeismo.

L’avanzo commerciale dei Paesi Bassi è aumentato a 6,8 miliardi di euro nel luglio 2022 rispetto ai 5,4 miliardi di euro dello stesso mese dell’anno precedente, grazie a una domanda globale ancora solida. Le esportazioni sono aumentate del 22,2% su base annua, raggiungendo i 59,5 miliardi di euro, grazie all’incremento delle spedizioni sia dai Paesi dell’UE (24,8%) che da quelli extraeuropei (17,5%), soprattutto grazie alle vendite di combustibili minerali, lubrificanti (126,2%), manufatti vari (10,0%) e prodotti chimici (10,4%). Nel frattempo, gli arrivi sono cresciuti del 21,9% su base annua, raggiungendo i 52,8 miliardi di euro, con un aumento degli acquisti sia per l’UE (14,3%) che per i Paesi extra-UE (29,1%). Considerando i primi sette mesi dell’anno, l’avanzo commerciale si è ridotto a 38,8 miliardi di euro dai 39,9 miliardi dello stesso periodo del 2021. Ecco un grafico relativo

Una parte importante dell’export olandese è costituita da gas naturale dei giacimenti nazionali e del Mare del Nord, oltre che dai rigassificatori nazionali. Dopo un minimo nel 2020 in cui ha esportato 39 miliardi di mc, questa cifra è passata  già nel 2021 a 43 miliardi di mc e, con i prezzi attuali e la spinta ulteriore all’estrazione , sta ancora aumentando. Si tratta di una materia prima necessaria, ma con la quale i Paesi Bassi si arricchiscono vampirizzando risorse agli altri paesi europei, Germania e Belgio in primis, ma anche all’Italia.

Recentemente ci sono state polemiche perché il governo olandese ha fatto saltare il vertice europeo opponendosi ad una riforma del TTF e delle modalità di fissazione del gas a livello europeo. Si tratta di una posizione ovvia visto i vantaggi che ottiene dalla crisi attuale, anche se vampirizzando gli altri paesi europei nel nome della solidarietà  e del mercato.