Economia
L’Oro supera l’euro come seconda riserva globale: Un Altro Segno della Decadenza dell’Euro
L’oro ha superato l’euro come seconda riserva delle banche centrali, simbolo del declino dell’Area Euro. Scopri come l’euro perde terreno anche contro le stablecoin basate sul dollaro.

L’oro ha ufficialmente superato l’euro, diventando la seconda risorsa di riserva più importante per le banche centrali a livello globale, secondo un recente rapporto della Banca Centrale Europea (BCE) e riportato da FT. Questo sorpasso, guidato da acquisti record e dall’impennata dei prezzi del metallo prezioso, rappresenta un ulteriore simbolo della decadenza dell’euro, una moneta che conta sempre meno negli scambi internazionali e come riserva, a causa del ruolo declinante dell’Area Euro nell’economia mondiale. Non solo: l’euro rischia presto di essere superato anche nell’uso comune dalle stablecoin private basate sul dollaro, che stanno guadagnando terreno come strumenti di pagamento e riserva di valore.
L’Oro Torna Protagonista
Secondo il rapporto della BCE, nel 2024 l’oro ha rappresentato il 20% delle riserve ufficiali globali, superando il 16% dell’euro e posizionandosi alle spalle del dollaro statunitense, che mantiene il primato con il 46%.

A sinistra la suddivisione delle riserve delle banche centrali per valuta e attività, fra cui l’oro. A destra il prezzo dell’oro, in giallo e gli acquisti d’oro da parte delle banche centrali
Le banche centrali hanno continuato ad accumulare oro a un ritmo senza precedenti, acquistando oltre 1.000 tonnellate nel 2024, pari a un quinto della produzione globale annuale e il doppio rispetto alla media del decennio 2010-2020. Le riserve auree delle banche centrali, che avevano raggiunto il picco di 38.000 tonnellate a metà degli anni ’60 durante l’era di Bretton Woods, sono tornate a crescere, toccando le 36.000 tonnellate nel 2024.
Tra i principali acquirenti spiccano India, Cina, Turchia e Polonia, secondo i dati del World Gold Council. L’aumento del 30% del prezzo dell’oro nel 2024, seguito da un ulteriore balzo del 27% dall’inizio del 2025 (con il prezzo che ha toccato il massimo storico di 3.500 dollari l’oncia), ha contribuito a consolidare il ruolo del metallo prezioso come seconda risorsa di riserva globale per valore di mercato.
Perché l’Oro?
L’oro, pur non generando interessi e comportando costi di stoccaggio, è considerato l’asset sicuro per eccellenza: altamente liquido, immune al rischio di controparte e alle sanzioni internazionali. Negli ultimi anni, le banche centrali hanno cercato di diversificare le proprie riserve, riducendo la dipendenza dal dollaro statunitense a causa di preoccupazioni legate all’instabilità geopolitica e all’alto debito pubblico USA. Questo processo di de-dollarizzazione si è intensificato dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, quando gli Stati Uniti hanno colpito l’accesso della Russia ai mercati finanziari internazionali.
La BCE sottolinea che la domanda di oro come riserva monetaria è aumentata significativamente dopo il 2022, con molti paesi che lo vedono come una protezione contro sanzioni, come il congelamento degli asset finanziari. L’analisi della BCE evidenzia che, in cinque dei dieci maggiori incrementi annuali della quota di oro nelle riserve dal 1999, i paesi coinvolti erano soggetti a sanzioni nello stesso anno o in quello precedente. In particolare, i paesi geopoliticamente vicini a Cina e Russia hanno aumentato significativamente le loro riserve auree negli ultimi tre anni.
L’Euro in Declino
Il sorpasso dell’oro sull’euro come seconda riserva globale non è solo un segnale della rinnovata fiducia nel metallo prezioso, ma anche un chiaro indicatore del declino dell’euro. La moneta unica, che avrebbe dovuto rappresentare un’alternativa al dollaro, sta perdendo rilevanza sia come moneta di scambio sia come riserva, riflettendo il peso sempre più marginale dell’Area Euro nell’economia globale.
La crescente adozione di stablecoin private basate sul dollaro, come quelle ancorate al valore del biglietto verde, minaccia ulteriormente il ruolo dell’euro, che potrebbe presto essere superato anche nell’uso quotidiano da queste nuove forme di valuta digitale.
Il Futuro dell’Oro e dell’Euro
La BCE nota che l’offerta di oro tende ad aumentare in periodi di prezzi elevati, e un’ulteriore crescita della domanda ufficiale potrebbe sostenere un’espansione della produzione globale. Tuttavia, il dato più significativo è il cambiamento nelle motivazioni dietro l’accumulo di oro: non più solo una protezione contro l’inflazione, ma una vera e propria assicurazione contro i rischi politici e geopolitici. Questo trend, unito alla perdita di centralità dell’euro, dipinge un quadro chiaro: mentre l’oro riafferma il suo ruolo storico, l’euro continua il suo lento declino, incapace di competere con la resilienza del dollaro e l’innovazione delle stablecoin.
L’euro, simbolo di un progetto di integrazione che fatica a mantenere il passo con le dinamiche globali, rischia di essere relegato a un ruolo sempre più marginale, mentre il mondo cerca alternative più stabili e affidabili. A questo punto una mente non politicizzata valuterebbe con occhio critico il progetto euro, che non ha rafforzato la presenza dell’Europa nel mondo, anzi l’ha ristretta, e che persino non riesce ad affermarsi a livello di riserve valutarie.
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