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ORO, DI CARTA E FISICO: LE DUE STRADE DI SI DIVIDONO

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Qualcosa sta succedendo nel mercato dell’oro, e quello che si vede è molto particolare. Da un lato il prezzo dell’oro di carta, cioè di quei prodotti finanziari che dovrebbero permettere di investire in oro pur non possedendolo fisicamente, come gli ETF, dall’altro quello dell’oro spot e dei suoi future.

Iniziamo a considerare la prima parte,cioè quella dei contratti ETF

L’Oro finanziario, sotto forma soprattutto di ETF è stato venduto in modo abbondante per far fronte alle necessità di liquidità di molti investitori  travolti dalle perdite negli altri settori. Quindi chi aveva investimenti in oro  se ne è alleggerito, ma questo trend è cambiato.

Negli ultimi giorni il prezzo dell’oro si è ripreso,mostrando anche un curioso distanziarsi fra oro spot e future.

Prima di tutto vi è stata una ripresa nel prezzo dell’oro , ma questa è legataalla separazione fra prezzo dell’oro spte quello dell’oro future. In questo momento c’è la sensazione che l’oro in futuro sarà molto più costoso, e  c’è anche una spiegazione molto pratica: le tre fonderie svizzere ticinesi maggiori, Valcambi, Pamp  ed Argor-Heraeus, importatissimi fornitori del metallo prezioso a livello mondiale, sono in questo momento chiuse per il Coronavirus, per cui c’è proprio un problema di fornitura del metallo prezioso. Se il prezzo spot non segue quello future è perchè la domanda futura si attenda sia ancora superiore, e che questo farà innalzare ulteriormente i prezzi. Dato che l’interesse si concentra sull’oro fisico se la chiusura delle fonderie si protraesse potremmo assistere ad un ulteriore aumento dei prezzi per scarsità dell’offerta.

 


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