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Ondata di BTC depositati negli Exchange: timori di caduta?

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Gli afflussi di Bitcoin verso gli exchange  centralizzati sono aumentati, spingendo la speculazione ribassista sull’ipotesi che i mercati delle criptovalute potrebbero essere sottoposti ad una violent svendit.

Lex Moskovoski, CIO di Moskovoski Capital, ha condiviso i dati che mostrano che 22.917 BTC sono stati trasferiti su scambi centralizzati in una sola ora il 18 maggio. Moskovoski ha notato che l’afflusso orario è stato il più grande dal crollo del “giovedì nero” del marzo 2020.

Questa indicazione per la verità è la continuazione di quanto visto anche nei giorni scorsi, poco positivi verso la valuta virtuale

Gli investitori retail tengono i token in cold storage o sulle applicazioni DeFi se non intendono venderle , ma le muovono sugli exchange se la loro intenzione è realizzare gli utili.

Le cause a breve di questo movimento possono essere così identificate:

  • le ultime notizie dalla Cina, con l’indurimento del ban sulle valute virtuali;
  • il desiderio di “Realizzare” e portare a casa gli utili per chi ha comprato a marzo-aprile dello scorso anno, prima che l’incertezza ed il rischio diventino eccessivi.

Per fermare questo periodo di “Orsi”; cioè di cadute, ci vuole qualche notizia, magari la fine del contenzioso fra Tether/iFinex e il procuratore di New York o un miglioramento nel quadro internazionale,  con qualche paese che prenda un visione favorevole sulle valute virtuali. Il rischio altrimenti è quello di un nuovo “Crypto winter”, con una spirale di sfiducia verticale.


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