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OMS propone un nuovo trattato mondiale “VIncolante” contro le pandemie. Vi fidate?

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità da raggiunto  accordo dal primo dicembre l’accordo per concludere un nuovo trattato vincolante che dovrebbe, in teoria, avere delle funzioni molto positive. I tempi sono i seguenti:  sarà ora costituito un organo negoziale intergovernativo che terrà la sua prima riunione entro il 1° marzo 2022 (per concordare modalità di lavoro e tempistiche) e la seconda entro il 1° agosto 2022 (per discutere i progressi su una bozza di lavoro). Fornirà quindi un rapporto sullo stato di avanzamento della 76a Assemblea mondiale della sanità nel 2023, con l’obiettivo di adottare lo strumento entro il 2024.

In teoria gli obiettivi sono positivi e dovrebbe riuscire a:

  • garantire un impegno politico più elevato, duraturo ea lungo termine a livello di leader mondiali di stati o governi
  • definire processi e compiti chiari
  • rafforzare il sostegno a lungo termine del settore pubblico e privato a tutti i livelli
  • promuovere l’integrazione delle questioni sanitarie in tutte le aree politiche pertinenti

Essendo un trattato vincolante legherà le legislazioni nazionali. Ricordiamo che in Italia questi accordi non possono essere, ad esempio, sottoposti a referendum, e sono considerati superiori come fonti alle leggi ordinarie.

La finalità è quella di rispondere in modo omogeneo e coordinato alle minacce pandemiche. In fondo un fatto positivo.

Però, dopo la vicenda del Covid-19, dopo tutto quello che è successo, i report modificati, le informazioni confuse, il fatto che l’organizzazione è apparsa connivente con la Cina, soprattutto nelle prime fasi della pandemia, voi vi fidate nel sentirvi legati da un trattato sovrannazionale con l’OMS? Soprattutto dopo quello che è successo a Wuhan ritenete che poteri come quello cinese, ad esempio, applicheranno l’accordo in modo corretto?

Noi qualche dubbio lo abbiamo.

 

 


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