Olimpiadi invernali: Pechino blindata mentre scoppia un nuovo focolare

Si avvicinano le olimpiadi invernali di Pechino, che il governo afferma che si terranno regolarmente dal 4 febbraio, ma i timori, anche delle autorità, sono alle stelle per i pericoli di diffusione del covid. Come riporta RFA attualmente per entrare o rientrare nella capitale è necessario poter dimostrare di avere un test covid-19 negativo non più vecchio di 48 ore se si giunge da una zona della Cina ritenuta a rischio. Non solo: anche i pacchi e la posta viene fermata e controllata per il rischio che possa portare il contagio, anche se i casi di trasmissione di questo genere sono veramente pochi.

Nel frattempo ci sono problemi grossi nella regione della Mongolia Interna, dove epidemia del coronavirus è ripresa con forza. I funzionari hanno annunciato mercoledì primo dicembre che ci sono stati 113 nuovi casi confermati di  polmonite da coronavirus nell’ultimo giorno, il 90% dei quali erano casi locali, e tutti i pazienti sono stati diagnosticati a Hulunbuir, nella Mongolia interna.  Il clima freddo e secco dell’area pare che faciliti la diffusione del virus e questo preoccupa fortemente le autorità che ne temono la diffusione a Pechino.

Altri 22 casi importati sono stati trovati nello Yunnan, nel Sichuan e nel Guangdong. Secondo l’analisi preliminare ufficiale  delle autorità, il virus è stato importato da merci importate dall’estero, per poi diffondersi sotto forma di “trasmissione da persona a persona o da persona a persona”. Questa strana posizione viene presa ufficialmente perché , non essendo il virus cinese, non può che essere importato, dando così una botta all’import e aiutando l’economia nazionale.  

Nel frattempo giunge la notizia che gli atleti che si recheranno a Pechino per le olimpiadi invernali non potranno accedere subito al villaggio olimpico, ma dovranno trascorrere un periodo di osservazione in alberghi a Zhangjiakou. Insomma si sta preparando veramente un bell’evento a Pechino..