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“O vi dimette o vi licenzio”. Trump ripulisce l’FBI, mentre Kash Patel è in attesa di conferma

Trump afferma che gli alti dirigenti dell’FBI dovrebbero dimettersi per evitare di essere licenziati, in quanto collegati alle attività meno lecite di Biden. Intanto Kash Patel, il direttore nominato, è in audizione al Senato, ed emergono notizie inquietanti sulla persecuzione dell’Agenzia verso i Pro Life

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L’amministrazione Trump ha detto agli alti funzionari dell’FBI di dimettersi o di perdere il posto di lavoro. Un secco repulisti di un ambiente non proprio pulito. 

Il numero esatto non è stato reso noto, ma l’ultimatum sarebbe stato dato ai dipendenti di alto livello promossi sotto l’ex direttore Christopher A. Wray. Le motivazioni sono molteplici: la manopolazione dell’evento del 6 gennaio 2021, le attività di censura imposte ai social media, il “Suicidio” Epstein e la disinformazione sul famoso caso del computer di Hunter Biden.

L’amministrazione del presidente Donald Trump ha preso queste misure, mentre il suo candidato alla guida del Bureau, Kash Patel, Attualmente sotto audizione al Senato per la conferma, ha dichiarato che non inizierà il suo mandato con una punizione o concentrandosi sulle trasgressioni del passato.

Non ho alcun interesse o desiderio e, se confermato, non farò passi indietro. Non ci sarà alcuna politicizzazione all’FBI. Non ci saranno azioni punitive”, ha dichiarato Patel alla Commissione giudiziaria del Senato.

Secondo quanto riportato dal New York Times, in un’e-mail inviata ai colleghi da uno degli agenti più anziani si leggeva che aveva appreso che sarebbe stato licenziato “dai registri dell’FBI” già lunedì mattina.

“Non mi è stata fornita alcuna motivazione per questa decisione che, come potete immaginare, è stata uno shock”, ha scritto.

L’audizione di Kash Patel

Durante l’audizione alla Commissione giudiziaria del Senato, Patel ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun piano di punizione da parte dell’amministrazione Trump.

“È a conoscenza di piani o discussioni per punire in qualsiasi modo, compreso il licenziamento, agenti dell’FBI o personale associato alle indagini di Trump?”, ha chiesto il senatore democratico Cory Booker.

“Non ne sono a conoscenza, senatore”, ha risposto Patel. Questo non è in contraddizione, in quanto Patel è solo nominato e non ha ancora nessuna carica ufficiale.

Inoltre Josh Hawley, senatore repubblicano, ha posto all’evidenza del pubblico il programma dell’Agenzia investigativa federale per inflintrare informatori nelle Parrocchie cattoliche Pro Life. 

Il senatore a chiesto a Patel cosa pensa di fare in questo caso. Il candidato ha risposoto che, se questo rapporto fosse confermato, arresterà immediatamente la pratica e quindi provvederà a prendere misure disciplinari contro chi lo ha proposto.

Sebbene Patel sia stato nominato, non è stato confermato ufficialmente un direttore che assuma l’incarico, quindi la notizia dell’ultimatum è stata allarmante per le persone coinvolte.

Fino alla conclusione della votazione, Brian Driscoll rimane il direttore ad interim del Bureau.


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