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Nella morsa del gelo i Paesi Bassi riavviano il giacimento di gas di Groninga

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Il governo olandese ha deciso di estrarre temporaneamente quantità minime di gas naturale da due siti del giacimento di Groninga che è stato chiuso l’anno scorso, dato che un freddo intenso si sta spostando nell’Europa nord-occidentale, aumentando la domanda di riscaldamento ed elettricità.

Il governo dei Paesi Bassi ha dichiarato la scorsa estate che i giacimenti di Groninga sarebbero stati  chiusi il 1° ottobre 2023 e dismessi definitivamente il prossimo ottobre. Si prevedeva che i giacimenti rimanessero in funzione per un altro anno, nel caso in cui il Paese si trovasse in difficoltà dal punto di vista energetico con un inverno 2023/2024 eccezionalmente freddo. Ora questa eventualità si sta producendo.

Dopo un autunno caldo e un inizio inverno mite, l’Europa sta affrontando la prima vera ondata di freddo di questa stagione invernale, con temperature che questa settimana dovrebbero scendere al di sotto della media stagionale e il gelo che continuerà nell’Europa nord-occidentale almeno fino alla metà di gennaio.

I Paesi Bassi dovranno affrontare temperature di – 6 C e più basse martedì, per cui il governo ha comunicato al Parlamento in una lettera di lunedì che due siti di gas presso i giacimenti di Groninga saranno accesi con la cosiddetta “luce pilota” – produzione minima di gas – durante l’ondata di freddo.

Secondo il Ministero degli Affari Economici, la misura della “luce pilota” non è una produzione regolare e, in base alle previsioni attuali, non sarà intensificata e sarà annullata in circa due settimane, riporta Reuters.

“L’estrazione è quindi minima, ovvero solo l’estrazione su due siti pilota per circa due giorni”, ha scritto il Segretario di Stato olandese Hans Vijlbrief nella lettera, come riportato da Bloomberg.

da wikipedia

Alla fine della scorsa settimana, i prezzi dell’energia elettrica in Finlandia sono balzati a livelli record, dato che il freddo intenso in Europa è iniziato nelle zone artiche dei paesi nordici ed è destinato a spostarsi a sud verso l’Europa nord-occidentale durante il fine settimana e questa settimana, creando un’ulteriore domanda di energia e portando all’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas naturale.


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