Seguici su

Attualità

Nancy Pelosi ha comprato un’enorme quantità di opzioni “Call”. Chissà come mai..

Pubblicato

il

House Speaker Nancy Pelosi of Calif., speaks to the media, Wednesday Dec. 30, 2020, on Capitol Hill in Washington. (AP Photo/Jacquelyn Martin)

La presidente della Camera dei Rappresentanti USA, la democratica Nancy Pelosi,  ha acquistato milioni di opzioni call in società da Alphabet, a Micron, a Roblox, Saleforce e Walt Disney. La scadenza di queste opzioni, rese note per gli obblighi informativi delle norme USA, non è nota, ma si sa che vengono as cadere nel 2022 e 2023. Una opzione “Call” è un diritto ad acquistare a un prezzo predeterminato un titolo, per cui è indice che ci si attende un aumento dei valori delle azioni oggetto del contratto.

Certo che è molto strano che un politico faccia operazioni di questo genere, soprattutto quando ha delle idee piuttosto precise sulle legislazioni che saranno messe in campo dal governo e dalla maggioranza parlamentare. La Pelosi, coerentemente, è stata sempre favorevole alla libertà di trading per i membri del congresso USA:  “Siamo un’economia di libero mercato“, ha detto Pelosi ai giornalisti durante una conferenza stampa. “Dovrebbero essere in grado di partecipare a questo.

Non tutti fra i Dem la pensano allo stesso modo, soprattutto nella sinistra. La progressista newyorkese Alexandria Ocasio-Cortez ha ribadito il suo sostegno al vietare ai legislatori queste pratiche. Ocasio-Cortez e altri membri del Congresso sostengono che i legislatori abbiano accesso a informazioni di cui il pubblico non è a conoscenza per cui dovrebbero astenersi dal trading.

In realtà ci sono stati numerosi casi di scandalo legati al trading di azioni che coinvolgono membri delle camere legislative USA. Attualmente, il senatore Richard Burr  è sotto inchiesta da parte della Securities and Exchange Commission per operazioni effettuate nei primi giorni della pandemia. La FED si è trovata in una situazione simile e ha dovuto vietare ai propri funzionari di possedere azioni e obbligazioni di singole società.

Ai membri del Congresso è teoricamente vietato comprare o vendere azioni sulla base d’informazioni non pubbliche, grazie allo Stop Trading on Congressional Knowledge, o STOCK, Act. Certo che è difficile distinguere fra trading legittimi, fatti sulla base di informazioni comunemente disponibili, e quelli invece fatti sulla base di dati ottenuti in funzione del proprio ruolo.

Comunque qualcosa ci dice che imitare il trading della Pelosi potrebbe essere piuttosto profittevole…


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito