Attualità
Mortalità vaccinale, censura e fallimento del giornalismo. I dati, da leggere, ed il caso Mediapart
Quella che stiamo per narrarvi è una storia lunga, piena di dati, ma estremamente significatica, sia perché mette in evidenza alcuni dati significativi circa le reazioni avverse gravi, gravissime e mortali dei vaccini, sia perché mostra come il giornalismo europeo abbia completamente fallito nella propria missione di informare la pubblica opinione e di “Guardiano del potere”; da cui si lascia foraggiare per lui leccargli le dita.
Parliamo di un articolo di un gruppo di autori accademici: Laurent Mucchielli (direttore della ricerca al CNRS, sociologo) Hélène Banoun (farmacologa, biologa, ex responsabile ricerche INSERM), Emmanuelle Darles (Esperta di informaticaa all’Università di Marsiglia) , Éric Menat, (medico), Vincent Pavan (lettore in matematica presso l’università di Aix – Marsiglia) e Amine Umlil, (farmacista ospedaliera, membro dell’unità di farmacovigilanza /CTIAP).
Queste persone hanno pubblica to il 30 luglio su Mediapart, un noto media francese, un articolo piuttosto completo sul numero di reazioni gravi e di morti al vaccino in Francia, UE, Regno Unito e USA. Dopo un giorno l’articolo è stato cancellato dal sito, completamente, perché “Violava i principi del sito”. Un articolo che contiene solo i dati ufficiali sulle reazioni avverse. L’articolo è stato quindi ripresentato e pubblicato dal giornale France Soir, Gli autori giustamento scrivono:
“Quando verrà – dopo – il momento della verità, quando cadranno le mascherine, scommessa (ahimé) che la redazione di Mediapart sarà la prima a pentirsi. Ha preferito questa altezzosa censura al dialogo che gli offro da marzo 2020”.
Ed ora passiamo ai dati di un articolo che parla di: una mortalità senza precedenti
Secondo gli autori, la normale farmacovigilanza dei vaccini anti-covid è negata perché minaccia l’ideologia della vaccinazione completa portata avanti dalle industrie farmaceutiche, dai governi e dai media mainstream. Questa vaccinazione di massa, tuttavia, si porta alle spalle degli effetti secondari anche gravi che non vengono correttamente comunicati.
Ormai è già chiaro che la vaccinazione non è la soluzione miracolosa annunciata per arginare l’epidemia e che il ricatto formulato dai vari esecutivi, che legano vaccinazione e fine del lockdown, sono basati su dati non corretti. Si assiste ad una massiccia campagna di marketing, ma quali sono i dati reali, soprattutto per quanto riguarda la “Farmacovigilanza”, cioè gli effetti collaterali dei vaccini? Ecco i dati degli autori.
In Francia, l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) pubblica un “monitoraggio settimanale degli effetti avversi dei vaccini”, di cui gli autori hanno seguito i rapporti dettagliati su ciascuno dei quattro vaccini utilizzati. Vengono osservati solo i dati su eventuali effetti collaterali “Gravi”, mentre quelli non gravi si riferiscono a dolori temporanei o reazioni locali.
Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, l’ANSM indica che all’8 luglio 2021 erano state somministrate 7,2 milioni di dosi, principalmente nella popolazione destinataria delle raccomandazioni vaccinali per gli over 55 anni, ma “notiamo comunque 623 dosi tracciate come somministrate a pazienti di età inferiore ai 16 anni”. Alla stessa data sono stati dichiarati più di 22.071 eventi avversi, esclusivamente da operatori sanitari, di cui 5.191 eventi “gravi” (quasi un quarto del totale). Come mostra la tabella seguente, questi casi gravi colpiscono tutte le fasce d’età, ma sono concentrati tra i 30 e i 74 anni. Riassumiamo i dati:
Morti: 170
Diagnosi gravi/ prognosi riservate: 247
Ricoverati: 1260
Invalidità : 121
Necessità di cure significative: 3393
Totale 5191
Fonte: Amiens CRPV – Rouen CRPV, Indagine di farmacovigilanza sul vaccino VAXZEVRIA®
Per quanto riguarda il vaccino di Pfizer, al 1 luglio 2021 erano state somministrate oltre 42,5 milioni di dosi (di cui 700.000 a giovani di età compresa tra 16 e 18 anni) e 31.389 hanno riportato reazioni/eventi avversi, registrati principalmente da parte di operatori sanitari. Tra questi, 8.689 eventi “gravi” verificatisi dall’età di 30 anni (27,7% di tutti gli eventi avversi), inclusi 2.551 eventi potenzialmente letali, 460 disabilità o disabilità e 761 decessi. Anche qui procediamo a tradurre la tabella:
Anomalie congenite: 3
Morti: 761
Prognosi riservate/ Rischio di vita: 2551
Ricoveri ospedalieri: 171
Invalidità o incapacità : 460
Necessità di cure significatie: 4739
Totale 8689
Fonte: CRPV de Bordeaux, CRPV de Marseille, CRPV de Toulouse, CRPV de Strasbourg, Indagine di farmacovigilanza sui vaccini Pfizer – BioNTech Comirnaty
Per quanto riguarda il vaccino Janssen, l’ANSM indica che l’8 luglio 2021 sono state effettuate 608.489 iniezioni, tra cui il 7% delle persone di età compresa tra 16 e 49 anni e persino 407 bambini di età compresa tra 0 e 15 anni, “contrariamente alle raccomandazioni nazionali di riservare questo vaccino per quelli sopra i 55”! Alla stessa data sono stati segnalati 243 eventi avversi, principalmente da operatori sanitari. Tra questi eventi, ci sono 39 ricoveri, 4 prognosi vitali, 1 invalidità o incapacità e 7 decessi.
Fonte: CRPV de Grenoble e CRPV de Lyon, Indagine di farmacovigilanza sul vaccino JANSSEN®
Per quanto riguarda il vaccino di Moderna, l’ANSM indica che all’8 luglio 2021 erano state somministrate 5,2 milioni di dosi, di cui quasi 53.000 a minori. Alla stessa data erano stati dichiarati circa 6.000 eventi avversi, di cui il 14,4% dei casi gravi e altrettanti “casi imprevisti” non meglio specificati, qui riportati quasi tanto da individui quanto da individui. professionisti. Dei 1.050 eventi gravi, ci sono 312 ricoveri, 50 situazioni di pericolo di vita, 25 disabilità o disabilità e 44 decessi (inclusi alcuni casi di morte fetale). Le principali problematiche osservate tra questi casi gravi sono di tipo ematologico/vascolare (trombosi, ictus, embolia polmonare), neurologico (paralisi facciale, convulsioni generalizzate), cardiaco (aritmie, miocardite), a cui si aggiungono “28 morti improvvise inspiegabili” .
Fonte: CRPV de Lille, CRPV de Besançon, Indagine di farmacovigilanza di VACCINE MODERNA
I dati cumulati raccolti dagli autori risulterebbero i seguenti: prima di tutto una tabella che presenta i diversi tipi di effetti collaterali indesiderati avuti dai pazienti
Questa tabella invece raccoglie gli effetti gravi avuti con tutti ie quattro i vaccini:
Come potete notare i morti in Francia sono stati 982 morti. per fare una comparazione il famigerato Thalidomide causò 2000 morti per tutto il periodo in cui fu utilizzato.
Quindi gli autori compiono una comparazione con tutti gli altri paesi europei.
Nel Regno Unito, il Dipartimento della Salute riferisce che il 14 luglio 2021 sono state somministrate circa 20 milioni di prime dosi e 12 milioni di seconde dosi del vaccino Pfizer/BioNTech, 25 milioni di prime dosi e 23 milioni di seconde dosi del vaccino. vaccino (questa azienda farmaceutica è domiciliata a Londra) e circa 1,3 milioni di prime dosi di vaccino Moderna. In totale, oltre 46 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose e oltre 35 milioni hanno ricevuto due dosi. Il rapporto di farmacovigilanza del 22 luglio riporta gli “eventi con esito fatale”, cioè i morti. Nel dettaglio, al 14 luglio 2021, l’agenzia britannica riconosce 999 decessi collegati all’iniezione del vaccino AstraZeneca, 460 a quella di Pfizer e altri 31 per Moderna, portando il totale a quasi 1500 morti.
Nei Paesi Bassi, il centro di farmacovigilanza (bijwerkinden centrum – LAREB) fornisce un aggiornamento mensile sulla vaccinazione e sui suoi effetti collaterali, quest’ultimi segnalati principalmente dai cittadini. Nel suo ultimo aggiornamento del 4 luglio 2021, ha riportato 16,5 milioni di dosi somministrate, principalmente Pfizer (11,8 milioni di dosi, contro 2,8 milioni per AstraZeneca, 1,3 milioni per Moderna e 600.000 per Janssen). Il centro ha registrato 448 decessi segnalati come legati alla vaccinazione, coinvolgendo principalmente gli anziani e principalmente il vaccino Pfizer.
In Europa il sito di farmacovigilanza dell’Agenzia Europea dei Medicinali è particolarmente difficile da usare da computer, caricare i dati sui vaccini anti-Covid è complicato da trovare ed estremamente lungo da eseguire, quando funziona. Tuttavia, due ricercatori francesi sono riusciti a studiarli e, a fine giugno, la farmacovigilanza europea aveva già registrato circa 9.000 decessi legati alla sola vaccinazione per il vaccino di Pfizer,
Glii autori riportano che, secondo gli operatori sanitari del collettivo ReinfoCovid e del Coordinamento Santé Libre, al di sotto dei 45 anni, il rapporto beneficio/rischio è molto sfavorevole alla vaccinazione anti-covid genetica.
Ed oltre oceano? Negli Stati Uniti, dove la farmacovigilanza (come la trasparenza dei dati della pubblica amministrazione in generale) è molto meglio organizzata e più restrittiva rispetto a molti paesi europei, è possibile utilizzare dati molto precisi sul sito web del Vaccine Adverse Event Reporting System ( VARI), con dati molto attendibili. Questi dati permettono anche di comparare gli effetti avversi con quelli delle vaccinazioni degli ultimi 30 anni. Al 16 luglio 2021, quando 160 milioni di americani erano stati completamente vaccinati, i vaccini anti-covid sono collegati a più di 6.000 decessi, il 91% dei quali è attribuibile ai soli vaccini di Moderna e Pfizer (due società farmaceutiche/biotecnologiche americane, Janssen essendo la filiale belga di un’altra società farmaceutica americana, Johnson & Johnson). Abbiamo ricostruito la tabella sottostante che fornisce il dettaglio di queste cifre.
Fonte: VAERS, calcolo effettuato su dati del 16 luglio 2021
Anche questi decessi si sono verificati principalmente entro 48 ore dalla vaccinazione, il che rafforza notevolmente la presunzione di causalità. tutti gli altri vaccini, in trenta anni di uso, hanno causato 16.605 morti. per arrivare a più di un terzo di questa cifra sono bastati sei mesi di vaccino anti-Covid-19. Se consideriamo il solo vaccino anti-influenzale in 30 anni (1990-2020), questi vaccini hanno causato 1.106 morti. In sei mesi la vaccinazione anti covid ha fatto 5 volte più morti di trent’anni di vaccino anti – influenzale.
Per concludere, spero che intervenga un esperto e smentisca questi dati francesi. Altrimenti ci troviamo veramente di fronte ad un caso in cui i media ed i governi non hanno svolto il loro lavoro, non hanno informato i cittadini e non hanno permesso una scelta consapevole. Inoltre spieghiamo perch in Italia , o in Francia, nessuno se la senta di imporre un obbligo generalizzato al vaccino: nessuno vuole la responsabilità.
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