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Meta vuole lanciare delle chatbot destinati ai ragazzi. Siamo sicuri sia la strada giusta?

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Meta ha annunciato il lancio di una serie di prototipi di chatbot basati sull’intelligenza artificiale meno di due mesi con l’obiettivo di entrare attivamente nella corsa per l’intelligenza artificiale, al fianco degli altri big del web.

Ora, l’azienda di Mark Zuckerberg è pronta a immettere sul mercato dei chatbot generativi di intelligenza artificiale con personalità distinte attraverso le sue applicazioni di social media. L’annuncio del lancio dovrebbe essere fatto alla conferenza Meta Connect, che si terrò oggi e domani, 27 al 28 settembre.

Attrarre le generazioni più giovani

Il Wall Street Journal ha riferito che Meta Platforms mira ad attirare giovani utenti attraverso il lancio di chatbot supportati dall’intelligenza artificiale.

I robot sono stati testati internamente dai dipendenti di Meta prima del rilascio. Lo strumento ha lo scopo principale di aumentare il coinvolgimento degli utenti, anche se alcuni potrebbero anche possedere funzionalità orientate alla produttività, come assistere nella codifica dei programmi o in altre attività.

Puntare a un pubblico più giovane è diventato un obiettivo chiave per Meta, spinto dall’aumento di popolarità di TikTok tra gli adolescenti, che ha superato Instagram negli ultimi anni. Nel 2021, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha dichiarato che la società avrebbe riorganizzato i suoi “team per fare del servizio ai giovani adulti la loro stella polare piuttosto che ottimizzare per il maggior numero di persone anziane”.

Dall’ascesa della tecnologia AI basata sul linguaggio ChatGPT, Meta ha cambiato le priorità per costruire nuove applicazioni generative basate sull’intelligenza artificiale e sviluppare il metaverso.

Interessante Engineering ha riferito ad agosto che i chatbot presenteranno personalità diverse. “Le persone a conoscenza dei piani di Meta hanno detto al FT che i membri dello staff hanno soprannominato i “personas” come personaggi diversi.”

“Il loro scopo sarà quello di fornire una nuova funzione di ricerca e offrire consigli, oltre ad essere un prodotto divertente con cui le persone possono giocare”, secondo il Financial Times.

Il Wall Street Journal ha esaminato i documenti interni di Meta Platform e ha appreso che tra i robot in lavorazione ce n’è uno chiamato “Bob il robot”, che si definisce con “intelletto superiore, spirito acuto e sarcasmo pungente”.

Bot ironici e irrispettosi, ma pericoli di estraniamento

Si dice che il nuovo design dell’azienda sia simile al personaggio Bender del cartone animato “Futurama” perché “essendo un robot impertinente attinge al tipo di umorismo farsesco che ha risonanza tra i giovani”, ha osservato un dipendente come visto dal WSJ in il documento. Sinora proprio l’umorismo è stato il punto debole della AI che non riesce a essere ironica.

In un caso esaminato dal WSJ, l’agente AI ha risposto con un’emoji robot e ha detto: “Dammi le tue domande, ma non aspettarti risposte edulcorate!”

Sarà interessante vedere come  un chatbot irrispettoso e aggressivo si potrà accordare con un mondo digitale che è schiavo del politically correct o, negli USA, della “Cancel colture” e del “Woke”. Una ideologia che vorrebbe proteggere i giovani da qualsiasi contrarietà o minima offesa, anche al punto da renderli estraniati dalla realtà.

Forse l’unica utilità di queste chatbot sarà lo scoprire ahce, alla fine, molti giovani nonn vogliono bambagia, ma duro confronto con la realtà dei fatti. La stessa con cui dovranno convivere.

Il vero pericolo di questi chatbot è che poi contribuiscano ulteriormente all’estraniamento dei giovani dai rapporti sociali sani con i loro simili, abituadoli a relazionarsi solo con computer nella loro camera da letto. Un modo rapido per avviare la società umana all’estinzione.

 


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