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Mercati finanziari: occhi puntati su titoli ESG, euro-dollaro e criptovalute

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Prosegue il momento positivo per il mercato azionario, favorito dalla risalita dei rendimenti delle obbligazioni USA e dai rischi delle posizioni di lungo periodo, nonostante l’incertezza legata agli effetti del SARS-CoV-2 e all’efficacia dei vaccini contro le temute varianti del Covid-19. Intanto diventa sempre più reale lo spettro dell’inflazione, come confermano i dati USA ed Eurozona di gennaio e la risalita del prezzo del petrolio (+9,40% nell’ultimo mese).

Il rischio di un aumento dei prezzi è stato sottolineato anche da Warren Buffett, all’interno della consueta lettera inviata agli investitori della Berkshire Hathaway. Nel documento l’oracolo di Omaha ha indicato i pericoli nell’investire in questo momento in obbligazioni a lunga scadenza e fondi pensione, in quanto bisogna tenere conto del potenziale incremento dell’inflazione, ormai ampiamente previsto da tutti gli analisti, e di un possibile cambio di strategia della FED sull’offerta monetaria.

Il cambio euro dollaro rimane il termometro della congiuntura macroeconomica, mostrando una bassa volatilità a segnalare l’attesa degli investitori. Nei prossimi mesi è prevista infatti la ripresa dell’economia globale, con una stima di accelerazione nel secondo semestre 2021, quando gli effetti dei piani di stimoli statunitensi ed europei dovrebbero iniziare a farsi notare, principalmente nel sostegno all’economia verde, alla digitalizzazione e alle politiche sociali per la riduzione delle disuguaglianze e il contrasto della povertà.

Quali fattori considerare per investire nel 2021

Il mercato azionario rappresenta una delle opzioni più interessanti in vista della possibile crescita dell’inflazione, per questo motivo si potrebbe valutare un ribilanciamento rafforzando la quota azionaria e riducendo quella obbligazionaria. Allo stesso tempo, con il trading online si possono proteggere le posizioni lunghe, coprendole con operazioni a breve termine contro le oscillazioni dei prezzi (per approfondimenti visita GuidaTradingOnline.net).

In alternativa, i professionisti indicano di mantenere appena investimenti obbligazionari a scadenza breve, possibilmente non oltre un anno, diversificando tra titoli pubblici e corporate. Tuttavia, la Borsa rimane il settore con le maggiori potenzialità, sebbene venga indicato di concentrarsi sui titoli value, ovvero quelle azioni con rapporto basso tra prezzo di mercato e utili. Rispetto ai titoli growth, infatti, la spinta maggiore durante la ripartenza economica potrebbe arrivare proprio da queste azioni, in possesso di fondamentali più solidi e margini di crescita più promettenti.

Il cambio euro dollaro per il momento resiste alle pressioni al ribasso, nonostante le preoccupazioni europee in merito alla forza eccessiva della moneta unica, soprattutto considerando il rischio inflattivo. La situazione attuale pesa sulle esportazioni dell’Eurozona, ad ogni modo la BCE continua a monitorare il cross valutario con l’obiettivo di mantenere l’inflazione entro il 2%. Rispetto alla FED, con la strategia di Jerome Powell basata non più sull’inflazione ma sulla disoccupazione, la Banca centrale europea rimane vicina al suo approccio classico condiviso dalla Bundesbank.

Da monitorare con particolare attenzione sono i settori che potranno beneficiare dei fondi pubblici in arrivo, la maggior parte dei quali saranno destinati alla transizione digitale e alla green economy, oltre al contrasto della povertà e alla tutela delle fasce di popolazione più vulnerabili. I gestori consigliano di inserire i criteri ESG nelle valutazioni di analisi fondamentale dei titoli da mettere in portafoglio, tenendo conto di aspetti come la sostenibilità ambientale, l’etica e la trasparenza della governance.

Il ruolo delle criptovalute, tra inflazione e digital economy

Rispetto al passato, quando le criptovalute erano per lo più asset speculativi, oggi queste tecnologie stanno compiendo un salto in avanti diventando sempre più importanti per la digital economy. Il successo di Bitcoin e company, infatti, non è dovuto appena agli investimenti dei trader retail e dei grandi hedge fund, ma è da ricondurre anche all’utilizzo delle tecnologie blockchain da parte di istituzioni pubbliche, aziende, banche e ovviamente anche soggetti privati.

Un possibile aumento dei prezzi nel 2021 accresce l’interesse nei confronti delle criptovalute, asset in grado di offrire una protezione contro l’inflazione, in quanto asset non soggetti alle politiche delle banche centrali come avviene per le valute fiat. Tuttavia, investire nelle criptovalute oggi richiede uno studio più approfondito, in particolare analizzando con attenzione i progetti blockchain per capire quali potrebbero essere gli sviluppi nel lungo termine, un modo sempre più variegato tra token, NFT, cripto art e applicazioni decentralizzate.


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