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Caro Figliuolo, per le mascherine niente bandi, ma imitare il tuo predecessore Dallolio

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Domenica Sera a Non è l’Arena si è parlato dell’impegno del Generale Figliulo a fornire  le mascherine FFP2 gratis alle scuole, impegno che la struttura del generale ha pensato di affrontare con un bando di gara per 60 milioni di mascherine al massimo ribasso. Così come se le aziende italiane avessero delle mascherine li ferme, da buttare via, o ne producessero milioni al giorno.

Con una gara al massimo ribasso è successo quello che c’era di attendersi. Hanno partecipato aziende più o meno serie, soprattutto che NON producevano in Italia. Ha vinto una che, ovviamente, non aveva questi 60 milioni di mascherine pronte, ma le avrebbe ordinate in Cina e , con la logistica mondiale bloccata e il Capodanno cinese, cioè la festa più grande del paese, non arrivano e non arriveranno. Insomma un pacco. Ecco il video del caso

Eppure bastava che prendesse esempio dal suo illustre predecessore, il Generale Dallolio, non un alpino, ma un artigliere. Il generale Dallolio, responsabile delle forniture militari durante lal Grande Guerra,  non fece ordini di proiettili dell’obice 149/12  al minimo ribasso, aspettando poi che arrivassero da chissà dove. Se lo avesse fatto avremmo avuto i soldati austriaci a Milano. Il generale invece si diede da fare e organizzò direttamente, con uomini suoi, la produzione nelle varie industrie, controllandone la qualità, la quantità e il costo. Un lavoro infernale, ma dopo Caporetto Dallolio si permise di affermare che tutto il materiale perso nella disfatta sarebbe stato rimpiazzato il 15 giorni!

Caro generale Figliuolo, l’esempio lo aveva in casa: se voleva le mascherine non doveva fare un pezzo di carta come un bando al massimo ribasso, ma far alzare le chiappe ai suoi uomini, mandarli per le aziende disponibili e organizzare la produzione, esattamente come fece Dall0lio. In quel modo vincemmo la Grande Guerra, in questo facciamo solo figuracce.

 


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