Macron Battuto? Speriamolo, per adesso c’è solo da sperare.

French President Emmanuel Macron is seen on a television screen as he speaks during a televised address to the nation on the outbreak of COVID-19, caused by the novel coronavirus, on March 16, 2020, in Paris. – The French president addresses the nation, with many expecting him to unveil more strict home confinement rules in a bid to prevent the virus from spreading. France has closed down all schools, theatres, cinemas and a range of shops, with only those selling food and other essential items allowed to remain open. The balance sheet of the epidemic climbed to 127 dead and 5,423 confirmed cases in France. (Photo by Ludovic Marin / AFP)

Lo spoglio delle legislative francesi è ancora in corso, ma iniziano ad arrivare i primi dati e non sono assolutamente positivi per Macron. Il Presidente sta rischiando di non avere la maggioranza in parlamento, anzi, in questo momento non ce l’ha proprio:

Con un range da 210 a 240 seggi ne mancano ancora almeno 49 per la maggioranza parlamentare, numero che sale a 79 nella peggiore ipotesi. Sempre in questa peggiore ipotesi neanche l’eventuale alleanza con Les Repubblicaines, che per ora comunque negano qualsiasi accordo, potrebbe dare la maggioranza a Macron. Tra l’altro importanti ministri come la Montchalin, e parlamentari come Batchelier, questore alla camera, sono stati trombati.

Altri punti essenziali sono:

• la crescita della sinistra alternativa di Melenchon, che potrebbe sfiorare i duecento seggi;
• la crescita esponenziale della Le Pen che da 9 deputati rischia di trovarsene novanta;
• la caduta de Les Repubblicaines, la destra istituzionale, che dimezza i propri seggi.

Macron ora rischia di essere  molto più debole e dovrà scendere a dei forti compromessi per poter avere la maggioranza. Potrebbe appoggiarsi agli ex gollisti, ma forse non sarebbero sufficienti. Dovrebbe chiedere aiuto allora alla componente verde della sinistra, oppure piegare la testa e cercare l’appoggio della Le Pen.

Comunque vada sarà molto interessante e il sole del giovane premier francese inizia a tremare.