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L’Australia affida a Lockheed il suo sistema integrato di difesa aerea

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Lockheed Martin si è assicurata un contratto da 765 milioni di dollari australiani (487 milioni di dollari) per avviare la prima fase del progetto di difesa missilistica Air6500 di Canberra.

La compagnia ha battuto il colosso americano della difesa Northrop Grumman nel tentativo di fornire all’Australian Defence Force (ADF) un Joint Air Battle Management System (JABMS) per la futura capacità di difesa aerea e missilistica integrata.

Il JABMS, primo nel suo genere, di Lockheed fornirebbe una migliore consapevolezza situazionale e difesa contro minacce aeree e missilistiche sempre più avanzate.  Si tratta di avere un sistema di gestione della difesa aerea che sia in grado, contemporaneamente, di gestire l’uso delle batterie antiaeree e della difesa aerea tramite caccia per una copertura ottimale del territorio australiano. La parte informativa del sistema proviene dai sistemi di sensori e di rilevazione, anche remota.

Si prevede inoltre che conferirà alle ADF un maggiore livello di interoperabilità con gli Stati Uniti e altre forze alleate.

“Questa capacità fondamentale consentirà all’ADF di sfruttare le informazioni provenienti da tutti i domini a maggiore velocità, con maggiore precisione e su una scala maggiore rispetto a quanto è in grado di fare oggi”, ha affermato il vicepresidente dell’azienda Stephanie C. Hill.

Proposta vincente

Lockheed Martin ha rivelato che sta lavorando su una versione del JABMS australiano da più di sette anni.

Ha inoltre investito circa 100 milioni di dollari australiani (65 milioni di dollari) di fondi propri e ha raddoppiato la dimensione della sua forza lavoro per sostenere il progetto Air6500.

La proposta vincitrice dell’azienda include quello che sostiene essere “un primo radar passivo al mondo” costruito dalla società australiana Silentium Defence.

Chiamato MAVERICK, il sistema radar traccia i riflessi degli oggetti provenienti dalle onde radio, consentendo il rilevamento accurato delle minacce dall’orbita terrestre bassa alla superficie del mare.

Il JABMS integra anche il sottosistema di gestione della battaglia elettromagnetica di Consunet, che consente ai piloti di non essere rilevati dai radar e dai sensori nemici.

“Per realizzare questo importante sforzo strategico nazionale, stiamo sfruttando la nostra vasta esperienza nella fornitura di sistemi di difesa aerea e missilistica integrati collaudati in battaglia e sfruttando tutta la potenza [dell’industria] australiana [della difesa]”, ha spiegato il funzionario della Lockheed Warren McDonald.

L’offerta di Northrop

 

Northrop Grumman aveva offerto la sua versione di JABMS di quinta generazione, che sfrutta una comprovata architettura di comando e controllo su tutti i domini statunitensi.

È progettato per collegare più sistemi di sensori e decisionali in più modalità per ottimizzare la risposta alle minacce aeree e missilistiche.

Il design modulare del sistema consente un processo decisionale accelerato utilizzando le piattaforme attuali e future.

“Questa tecnologia è rilevante ora e continuerà ad esserlo in futuro, fornendo una capacità difensiva efficace e duratura all’Australia e ai suoi alleati”, ha affermato il vicepresidente di Northrop Mary Petryszyn.


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