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Lo Yen tocca i minimi mai visti da quasi 40 anni. Cosa succederà ora?

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Banconote Dollari e Yen

Lo yen giapponese si è deprezzato verso 152 per dollaro, toccando un nuovo minimo di un anno, ma non solo, mentre gli investitori si preparano ai dati sull’inflazione statunitense e a ulteriori commenti da parte dei funzionari della Federal Reserve questa settimana.

Per la verità, come si può vedere dai grafici, lo Yen non era così debole dal USD da praticamente 39 anni. Torniamo ai ruggenti anni ottantaa per vedere un Dollaro così forte

A USD YEN un anno

USD Yen a 25 anni

E qui vediamo come fosse dall’Aprile 1984 che non si raggiungevano questi livelli

La scorsa settimana, i messaggi aggressivi, dal punto di vista monetario, dei responsabili politici statunitensi hanno pesato sui mercati, con il presidente della Fed Jerome Powell che ha affermato che la banca centrale “non è fiduciosa” di aver fatto abbastanza per ridurre l’inflazione, e quindi non escludendo ulteriori aumenti.

Ciò è in netto contrasto con la Banca del Giappone, che si è impegnata a mantenere pazientemente un assetto monetario accomodante. Nel frattempo, il governatore della BOJ, Kazuo Ueda, ha dichiarato che la banca centrale deve agire con cautela, poiché le incertezze abbondano. Una visione piuttosto prudente, che mostra la qualità della preparazione, anche accademica, dei funzionari giapponesi.

Ha anche riconosciuto che la crescente divergenza di politiche ha portato alla debolezza della valuta, ma non ha fatto dichiarazioni dirette a sostegno dello yen. All’inizio del mese, la BOJ ha ridefinito l’1% come “limite superiore” piuttosto che come limite rigido per i JGB a 10 anni e ha eliminato l’impegno a difendere il livello con offerte di acquisto illimitate di obbligazioni. Questo significa che potremmo vedere i titoli decennali giapponesi superare l’1% di rendimento per brevi momenti.

Lo Yen si è indebolito anche rispetto all’Euro, anche se il record rispetto alla moneta europea è meno evidente, come potete vedere nel seguente grafico:

Che cosa significa questo per l’economia giapponese? Prima di tutto si rischia un aumento dell’inflazione per due motivi:

  • l’effetto dell’inflazione importata dovuta alle materie prime e all’energia, di cui il Giappone è grande importatore, e che potrebbe influire sul prezzi interni. Petrolio, gas naturale, ferro, rame sono tutte commodity quotate in dollari;
  • la svalutazione nei confronti di Dollaro ed Euro rende i prodotti giapponesi più competitivi rispetto ai concorrenti, e qui parliamo di prodotti sofisticati, frutto di un’economia avanzata. Questo porterà ad un aumento della domanda di beni industriali, a un surriscaldarsi dell’economia e a un aumento dell’inflazione.

Attendiamo i prossimi dati.

 

 


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