Litio: gli USA possono raggiungere l’indipendenza strategica?

La domanda globale di litio è in aumento, soprattutto negli Stati Uniti. Ciò non dovrebbe sorprendere, poiché le batterie agli ioni di litio sono essenziali per i veicoli elettrici e per l’accumulo di energia. Più un paese è avanzato, più ha bisogno di litio, almeno con le tecnologie di accumulazione attuali.  Quindi, per un paese industriale così importante c’è una domanda essenziale: gli Stati Uniti sono in grado di rompere la loro dipendenza dalle importazioni di litio da Argentina, Cile, Russia e Cina?

A causa della crescente domanda di veicoli elettrici, la tecnologia di estrazione del litio ha visto ingenti investimenti. Questi milioni non provengono solo da grandi aziende del calibro di General Motors, ma dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, cioè direttamente dallo stato federale.

In questo momento, gran parte dell’attenzione è sull’estrazione diretta del litio (DLE Direct Lithium Extraction). Queste tecnologie mirano a estrarre il litio dalla salamoia utilizzando filtri, membrane, sfere di ceramica e altre soluzioni di a livello microscopico. Sebbene tali metodi abbiano successo, non è chiaro se possano essere ampliati per la produzione commerciale.

La tecnologia DLE richiede grandi quantità di acqua potabile ed elettricità. Quindi prima di poter aumentare la produzione interna gli USA è necessario che queste risorse scarse siano poste in vicinanza dei depositi di Litio. Questo è tutt’altro che semplice dato che questi depositi sono spesso il aree desertiche e isolate

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Secondo una ricerca  le tecnologie geotermiche stanno per sbloccare grandi quantità di litio nascosto nelle salamoie calde naturali. Si tratta essenzialmente di soluzioni saline concentrate che circolano attraverso la roccia surriscaldata in luoghi come il Salton Sea di San Diego. In tal modo, le soluzioni raccolgono molti degli elementi contenuti nella roccia, compreso il litio.

Il problema dell’approvvigionamento idrico menzionato in precedenza viene risolto chiaramente attraverso questo metodo. Dopotutto, le centrali geotermiche utilizzano il calore della terra per generare una fornitura costante di vapore. Ciò consente loro di far funzionare le turbine necessarie per produrre elettricità.

Il rapporto afferma inoltre che se i test attuali avranno successo, gli 11 impianti geotermici esistenti lungo il Salton Sea potrebbero produrre abbastanza litio metallico per soddisfare la domanda statunitense 10 volte.

Anche la tecnologia comunque fa la sua parte nello sviluppo dell’estrazione del Litio. La Cypress Development Corp ha recentemente annunciato i risultati del suo impianto pilota di estrazione del litio ad Amargosa Valley, in Nevada. Ha affermato che il litio estratto tramite lo scambio ionico nell’area di recupero vanta efficienze di separazione superiori alle tecniche ordinarie. Allo stesso tempo, i cationi principali hanno superato il 98%. I risultati hanno anche identificato tassi di estrazione preliminare compresi tra l’83% e l’85% all’interno delle code lavate.

Nel frattempo, le estrazioni di litio eseguite con il processo Lionex stanno arrivando al 98%. Forse la cosa più importante, il rapporto affermava che la rimozione complessiva delle impurità superava il 99%. Il segretario all’energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm ha osservato in una conferenza sull’energia il mese scorso che la tecnologia DLE è stata un “punto di svolta” e una “grande opportunità” per gli Stati Uniti.

Di recente, la Berkshire Hathaway Inc. di Warren Buffett ha ricevuto una sovvenzione di 15 milioni di dollari dal Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti per testare la tecnologia DLE. Anche in questo caso, il sito dei test sarà il Salton Sea in California.

Quindi gli USA sono potenzialmente in grado di diventare indipendenti dalle importazioni di litio. Una indipendenza strategica essenziale nel mondo che vede una sempre maggiore diffusione delle energie rinnovabili, notiriamente discontinue.