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Difesa

L’Italia compra droni VTOL per l’intelligence e la sorveglianza

L’esercito Italiano compra 47 milioni di droni dalla AeroVironment. Si tratta dei droni da ricognizione e sorveglianza Jump 20 a decollo verticale. Mezzi moderni che, magari, un giorno produrremo noi

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L’Italia ha firmato un accordo da 46,6 milioni di dollari con AeroVironment per la fornitura di velivoli senza pilota (UAV) ad ala fissa Jump 20, destinati a sostituire la sua flotta di droni AAI RQ-7 Shadow ormai obsoleta.

Il contratto quinquennale include servizi di ingegneria, assistenza tecnica e manutenzione da parte di AeroVironment per garantire che gli UAV siano pienamente operativi sin dal primo giorno.

L’accordo è in linea con i requisiti tecnici e operativi del Ministero della Difesa italiano, che pone l’accento sull’acquisizione di droni moderni e adattabili, adatti a missioni dinamiche e mobili.

“Questo contratto si basa sulla nostra storia di supporto agli alleati della NATO con sistemi senza equipaggio di livello mondiale, che riflette il nostro impegno incondizionato verso l’innovazione e il successo delle missioni, rafforzando la nostra reputazione di partner affidabile su cui i nostri clienti possono contare”, ha dichiarato Shane Hastings, vicepresidente e direttore generale dei sistemi aerei senza equipaggio di medie dimensioni di Aerovironment.
I dettagli sul numero di unità da consegnare e la data di arrivo prevista non sono ancora stati resi noti. Ecco un video che mostra il drone appena acquisito, una versione VTOL del drone T20

La recente spinta all’ammodernamento dei droni da parte dell’Italia include anche un accordo da 738 milioni di dollari con gli Stati Uniti per sei droni MQ-9 Reaper della General Atomics, che si aggiungono alla flotta esistente di cinque unità.

Costruito per la ricognizione

Il Jump 20 è progettato per missioni avanzate di intelligence, sorveglianza e ricognizione multisensoriale. Può decollare e atterrare senza pista o attrezzature di recupero.

Il drone vanta un’autonomia di volo di oltre 13 ore, un raggio operativo di 115 miglia (185 chilometri) e può trasportare un carico utile fino a 30 libbre (13,6 chilogrammi).

È dotato di un sensore di imaging ARCAM 45D e di un sistema di telecamere termiche EO/MWIR a lungo raggio, completo di funzionalità di tracciamento, stabilizzazione ed elaborazione video a bordo.

Si tratta di strumenti di sorveglianza molto interessante, ma sarebbe anche più interessante se questi mezzi sofisticati fossero sviluppati internamente e non acquistati all’estero. Speriamo che il recente consorzio Baykar-Leonardo sia in grado di creare questi strumenti in Italia.


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