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L’inflazione USA si abbassa, ma non abbastanza. Si vedono delle conseguenze

Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 3,1% a gennaio 2024 dopo un breve aumento al 3,4% a dicembre, ma è risultato superiore alle previsioni del 2,9%.

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Freccia alto sul fondo dei dollari
Freccia alto sul fondo dei dollari

L’inflazione negli USA cala, ma non cala abbastanza, e questo sta avendo delle conseguenza. Se l’inflazione non cala a sufficienza non ha senso abbassare i tassi di interesse, e questa volta non sembra sia scesa abbastanza.

Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 3,1% a gennaio 2024 dopo un breve aumento al 3,4% a dicembre, ma è risultato superiore alle previsioni del 2,9%.

I costi energetici sono scesi del 4,6% (contro il -2% di dicembre), con la benzina che è scesa del 6,4% (contro il -1,9%), il servizio di distribuzione del gas che è sceso del 17,8% (contro il -13,8%) e l’olio combustibile che è sceso del 14,2% (contro il -14,7%).

Nel frattempo, i prezzi sono aumentati a un ritmo più contenuto per gli alimenti (2,6% vs 2,7%), gli alloggi (6% vs 6,2%), i veicoli nuovi (0,7% vs 1%), l’abbigliamento (0,1% vs 1%), le cure mediche (3% vs 4,7%) e i servizi di trasporto (9,5% vs 9,7%) e hanno continuato a diminuire per le auto e i camion usati (-3,5% vs -1,3%).

Rispetto al mese precedente, l’IPC ha registrato un aumento dello 0,3%, il più alto in quattro mesi, e superiore alle previsioni dello 0,2%. Inoltre, l’inflazione core annuale si è mantenuta stabile al 3,9%, rispetto alle aspettative di un rallentamento al 3,7%. Il tasso mensile è salito allo 0,4%.

Ecco il relativo grafico:

Quindi con l’inflazione che non cala come dovrebbe, che è allo stesso livello di due mesi fa, perché tagliare i tassi, o meglio perché tagliarli presto. Questo devono averlo pensato un po’ tutti sia in borsa, sia sul mercato dei cambi, soprattutto verso quelle valute le cui banche centrali non hanno alzato i tassi reali.

La Bank of Japan non ha aumentato i tassi e ora lo Yen si è indebolito rispetto al dollaro, tornando ai 150 Yen per Usd

Allo stesso modo la Lira Turca continua a svalutarsi, su un trend ormai continuo

Anche la borsa USA, ad esempio l’indice SP500 ha risentito di questa notizia non particolarment positiva per la borsa stessa:

Ci vorrà un risultato migliore dal punto di vista dell’inflazione per spingere la Fed ad agire, soprattutto fino a quando i dati sull’occupazione non peggioreranno. Il BLS, l’ufficio che raccoglie e distribuisce i dati sull’occupazione, riesce ancora a manovrare discretamente i dati per farli apparire positivi. Del resto ci sono le elezioni, e mi sa che sino alle elezini o poco prima non cambierà molto. Settembre potrà essere un buon mese?


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