Attualità
L’inflazione USA resta alle stelle, ma la situazione è diversa da quella europea
Sono arrivati i dati sull’inflazione negli USA e indicano anche qui l’inflazione colpisce duramente, ma si tratta di un’inflazione molto diversa da quella europea, anche se qualche somiglianza inizia a trasparire. Il tasso d’inflazione annuale negli Stati Uniti ha inaspettatamente accelerato all’8,6% nel maggio del 2022, il valore più alto dal dicembre del 1981 e rispetto alle previsioni del mercato dell’8,3%. I prezzi dell’energia sono aumentati del 34,6%, il massimo da settembre 2005, a causa di benzina (48,7%), olio combustibile (106,7%, l’aumento più consistente mai registrato), elettricità (12%, l’aumento più consistente su 12 mesi da agosto 2006) e gas naturale (30,2%, il massimo da luglio 2008). I costi alimentari sono aumentati del 10,1%, il primo aumento del 10% o più dal marzo 1981. I prezzi di carne, pollame, pesce e uova sono aumentati notevolmente (14,2%). Altri aumenti hanno riguardato il costo degli alloggi (5,5%, il più alto dal febbraio 1991), l’arredamento e le operazioni domestiche (8,9%), le auto e i camion usati (16,1%) e le tariffe aeree (37,8%), mentre il costo dei veicoli nuovi è diminuito leggermente (12,6% contro 13,2%). Nel frattempo, il tasso d’inflazione di fondo è rallentato per il secondo mese al 6%, rispetto alle aspettative del 5,9%.
Il tasso d’inflazione core annuale negli Stati Uniti è rallentato per il secondo mese, attestandosi al 6% nel maggio del 2022, rispetto alle aspettative del 5,9% e dopo il 6,2% di aprile. Si tratta della lettura più bassa degli ultimi quattro mesi, ed è un segno dell'”Europeizzazione ” progressiva dell’inflazione USA
Cosa intendo per “Europeizzazione” dell’inflazione americana? L’inflazione USA appare sempre più dovuta a fattori esterni, essenzialmente alla crescita dei prezzi energetici, perfino raddoppiati in alcuni casi, e sempre meno dovuta a fattori interni come la dinamica salariale. Se prima gli USA avevano un’inflazione classica, da surriscaldamento economico ed eccessiva politica espansiva, ora la loro inflazione da un lato non si abbassa, ma dall’altro diventa sempre più “Stagflazione”, cioè progressivo impoverimento dei cittadini per incremento eccessivo dei prezzi dei prodotti.
Quindi gli USA assomigliano di più all’Europa, ma non è che “Mal comune mezzo gaudio”. le folli burocrazia e politiche energetiche di entrambe i paesi stanno fortemente danneggiando il benessere di cittadini. Ci vorrebbe “Supply side economics” per controllare l’inflazione, ma questa non verrà fatta, mai…. Volete che i politici Dem o la Commissione ammettano di avere torto?
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