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L’India investe 1,2 miliardi di dollari nello sviluppo dell’intellligenza artificiale, e ne ha le risorse umane

L’India decide di investire pesantemente nella AI, fornendo delle infrastrutture di base alle start-up che voogliono sviluppare la AI. Sicuramente hanno il materiale umano per poter far crescere il settore

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AI indiana
AI indiana

Il governo indiano ha approvato la missione India Artificial Intelligence (AI), con un esborso di 10.372 crore di Rs (1,2 miliardi di dollari) per cinque anni, per incoraggiare lo sviluppo dell’AI e la capacità di supercomputing nel Paese.

Il punto di partenza della sua ambiziosa missione AI è consentire l’accesso a 10.000 unità di elaborazione grafica (GPU), poiché la domanda di server basati su GPU è aumentata perché possono elaborare i dati a una velocità superiore rispetto ai server basati su CPU. Le GPU sono essenziali per la creazione di applicazioni e modelli basati sull’intelligenza artificiale.

La mega missione AI dell’India opererà su un modello di partnership pubblico-privato ed estenderà le GPU come infrastruttura pubblica digitale in grado di offrire AI-as-a-service, oltre a fornire accesso a finanziamenti mirati per le startup AI. Le unità di elaborazione grafica approvate nell’ambito della Missione IndiaAI saranno rese disponibili nei prossimi 18-24 mesi. Praticamente lo stato costruirà, a proprie spese, una enorme server farm la cui capacità di elaborazione sarà messa a disposizione dei privati che vogliono sviluppare questo tipo di tecnologia. 

Poiché il fermento intorno all’intelligenza artificiale e all’AI generativa continua a crescere, la missione del Governo è quella di colmare un importante vuoto di investimenti nelle startup generative, fornendo i capitali a quelle indiane.  Per esempio, tra il 2013 e il 2022, gli investimenti in India si sono attestati a soli 8 miliardi di dollari, mentre gli Stati Uniti hanno visto quasi 250 miliardi di dollari di investimenti privati in startup AI.

In effetti, data la scarsità e i costi esorbitanti di questa infrastruttura, le startup hanno richiesto la creazione di un cluster di GPU a cui poter accedere. L’accesso a un cluster di GPU rende più facile per le startup AI attrarre più investimenti.

Investire in 10.000 GPU e metterle a disposizione di ricercatori e innovatori è un passo avanti per rendere l’India la capitale mondiale delle applicazioni di AI. Liberandosi dalla dipendenza da modelli del calibro di OpenAI e MetaAI, le startup possono ora creare modelli fondamentali da zero per una varietà di applicazioni.

Secondo il Ministro della Tecnologia dell’Informazione Ashwini Vaishnaw, “L’attenzione è rivolta allo sviluppo dell’intero ecosistema, dalla potenza di calcolo ai modelli, dalle applicazioni ai talenti, dalla piattaforma dati al quadro normativo”.

Rackspace Technology, azienda globale di cloud computing con sede in Texas, è interessata a stabilire un centro dati in India, dato che sempre più aziende locali adottano l’intelligenza artificiale. In India, Rackspace ha 142 clienti provenienti da settori come quello manifatturiero, in particolare automobili e beni di consumo confezionati, vendita al dettaglio, logistica e banche.

Le previsioni per il panorama indiano dell’AI sembrano ottimistiche. Lo Stanford AI Index 2023 classifica l’India come leader globale nella penetrazione delle competenze AI. Si stima che attraverso l’adozione di GenAI, l’India possa potenzialmente aggiungere 359-438 miliardi di dollari al suo PIL nel 2029-30, oltre le stime di base.

E tra sette anni, il contributo di GenAI dovrebbe tradursi in un PIL cumulato da 1.200 miliardi di dollari a 1.500 miliardi di dollari. Secondo un rapporto intitolato ‘AI’s Role in Turbocharging the Industry’, redatto congiuntamente dall’ente del settore IT Nasscom e dal Boston Consulting Group, il mercato indiano dell’intelligenza artificiale è destinato ad espandersi ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 25% fino al 2027, spinto non solo dall’aumento degli investimenti, ma anche da un pool di talenti in crescita e da sforzi concertati da parte delle aziende per qualificare la propria forza lavoro.

Nel frattempo la finalità è quella anche di trattenere in loco i sempre più numerosi esperti in informatica che vengono a essere formati nelle università indiane, dove sono sempre più numerosi igli studenti entusiasti che, se non trovano lavoro, purtroppo devono poi andare ad aumentare i numeri di coloro che cercano lavoro negli USA.


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