L’India comprerà più petrolio russo, perché banalmente costa poco

Con il prezzo del greggio  russo sceso sotto il tetto dei 60 dollari al barile e il crollo dei benchmark internazionali, l’India prevede di aumentare gli acquisti di petrolio russo, ha dichiarato venerdì a Reuters un anonimo alto funzionario governativo indiano.

Il prezzo del greggio di punta della Russia, l’Urals, è sceso sotto il tetto dei 60 dollari al barile per la prima volta da mesi, in un contesto di crollo dei benchmark internazionali.
Il prezzo del greggio Urals caricato dal porto russo di Primorsk, sul Mar Baltico, è sceso a 56,15 dollari al barile, mentre il prezzo dell’Urals nel porto di Novorossiysk, nel Mar Nero, è crollato a 56,55 dollari, ha riferito giovedì Bloomberg citando i dati di Argus Media. I dati sono utilizzati per informare la politica del G-7 sul tetto dei prezzi.

Il greggio degli Urali è stato scambiato al di sopra del tetto di prezzo da luglio, e sono emerse notizie secondo cui l’Occidente starebbe valutando di inasprire l’applicazione delle sanzioni nei confronti degli evasori del tetto di prezzo del petrolio russo, quasi nessuno dei quali ha recentemente scambiato al di sotto del tetto di 60 dollari al barile.

Il mese scorso, gli Stati Uniti hanno sanzionato diverse compagnie marittime e tre  singole navi per aver trasportato petrolio russo al di sopra del limite di prezzo fissato dal G7. Una delle petroliere, la NS Century, sarebbe stata diretta in India quando è stata sanzionata.
Alla fine del mese scorso, è emerso che l’India stava ancora valutando se permettere alla petroliera ora sanzionata che trasportava petrolio russo di avvicinarsi e attraccare in uno dei suoi porti, segno che il giro di vite degli Stati Uniti sul commercio del greggio russo potrebbe limitare la capacità dell’India di acquistare e importare petrolio più economico.

Il funzionario indiano ha rifiutato di commentare per la Reuters la probabile destinazione della NS Century, ma ha confermato che l’India non si aspetta che le sanzioni abbiano un impatto sugli acquisti indiani a causa del numero sufficiente di petroliere disponibili sul mercato.