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Limite dei 30 km/h: un breve ragionamento e qualche dato

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La polemica sull’imposizione del limite dei 30 km/h nei centri urbani sta impazzando. Dopo il pezzo sugli autovelox vorrei, con tanta umiltà, presentarvi un dato e un rapidissimo ragionamento.

Qual è la motivazione dei 30km/h come limite nei centri urbani? Se il motivo è la riduzione dei consumi, basterebbe analizzare i dati dello studio CNR su motori diesel e benzina del 2018, che riportiamo qui sotto:

La velocità dei 30 all’ora non è ottimale né per le auto diesel, né per quelle benzina, e questo appare ovvio. Curiosamente le auto più vecchie, Euro 4, hanno emissioni inferiori ai 30 km/h di velocità.

Dal punto di vista della sicurezza bisognerebbe valutare che gli incidenti non accadono solo a causa delle auto, ma anche di altri mezzi, magari meno sicuri delle auto stesse. Un esempio è Bruxelles, dove il limite dei 30 km/h è in azione già dal gennaio 2021,

 

Come vediamo, tolto il periodo covid, con il limite dei 30 km/h non si è raggiunto un risultato nel calo del numero totale degli incidenti. Il calo di quelli in auto è stato compensato da un aumento degli altri, soprattutto biciclette, e-scooter e monopattini. Comunque facciamo questo banale ragionamento: nel suolo mediamente dissestato delle città, è più sicura un’auto, costruita in media per raggiungere i 130 km/h senza problemi, ai 50 all’ora, o un instabile monopattino elettrico ai 30 all’ora, sua velocità massima?

Qualcuno ha parlato di “tornare a sentire gli uccellini”. Il calo delle emissioni sonore passando dal limite dei 50 km/h ai 30 km/h è pari a 3 db.  Una conversazione emette 60 db, il traffico normale è pari a 85 db. Non si sentono gli uccellini, con il limite dei 30 km/h, a meno che prima non si ci si mangi un bel piatto di tagliatelle ai funghi, ma della varietà Psilocybe azurescens. 

Allora, a che serve il limite dei 30 km/h? Io non lo so, lascio che voi vi facciate la vostra idea, ma sicuramente non quelle ufficiali.


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