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L’Euro inizia a scavare il fondo del barile nei confronti del Dollaro…

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La crisi energetica si fa più forte e questo si ripercuote sull’elemento monetario più debole, cioè l’Euro. Oggi l’euro ha continuato la sua svalutazione nei confronti del dollaro, puntando ormai verso $ 0,95, un nuovo minimo in 20 anni, ed è sceso di quasi il 20% finora nell’anno, spinto da un dollaro più forte mentre la Fed continua a fare grandi aumenti dei tassi di interesse e come prospettive di recessione in Europa sono in aumento a causa della crisi energetica. Ecco il grafico  relativo

Nel frattempo, la BCE ha già avviato il ciclo di inasprimento alzando i tassi di interesse di riferimento di 125 punti base da luglio e impegnandosi a continuare ad aumentare il costo del debito poiché l’inflazione non mostra segni di picco. Il presidente della BCE Lagarde ha recentemente ribadito che la banca centrale deve continuare ad aumentare i tassi di interesse per domare l’inflazione, anche se l’effetto collaterale di una politica più restrittiva sarà una crescita più debole.

Il fatto è che gli aumenti di tassi da parte della BCE rischiano di essere perfettamente inutili nel momento in cui la causa della debolezza dell’Euro non è monetaria, ma legata alla crisi energetica e alla scarsità di fonti di gas naturale. Non è un caso che questa caduta avvenga proprio ne momento clou della attuale crisi sul gas russo, con i gasdotti NS1 e NS2 che sono interrotti e la possibilità che anche il flusso attraverso l’Ucraina venga interrotto. La BCE vuole forzatamente deprimere l’economia per contenere la domanda energetica, ma a pagarne il costo saranno famiglie e lavoratori. Il tentativo di proteggere la moneta europea sacrifica i cittadini europei.

 


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