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L’energia nucleare arriva per nave: Samsung e Seaborg sviluppano navi-reattore per portare l’energia nucleare ovunque

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Uno dei problemi dell’energia nucleare è il “NIMBY” “Not in my back yard”, cioè il fatto che nessuno vuole una centrale nucleare vicino a casa propria o, comunque, convincere le comunità locali ad accettare un impianto ingombrante e dalla pessima immagine è spesso difficile.

La soluzione? Mettere gli impianti in mare, anche mare aperto: la sudcoreana Samsung Heavy Industries (SHI) e la danese Seaborg hanno firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di centrali nucleari galleggianti basate sulla tecnologia del reattore compatto a sali fusi (CMSR) di Seaborg. L’accordo include lo sviluppo di impianti di produzione di idrogeno e ammoniaca.

L’obiettivo della partnership strategica è quello di produrre e vendere centrali elettriche “chiavi in mano”, pronte per essere ormeggiate nei porti industriali e collegate alla rete elettrica a terra. Una soluzione opzionale è quella di affiancare alla centrale nucleare galleggiante un impianto di produzione di idrogeno o ammoniaca, che utilizza l’energia di fissione priva di CO2 come fonte energetica. Idrogeno e ammoniaca possono essere quindi utilizzati come carburante per iil traffico navale.

Il progetto della centrale nucleare galleggiante è modulare e può fornire fino a 800 MW elettrici per una durata di 24 anni.

Il CMSR è una fonte di energia priva di emissioni di carbonio in grado di rispondere efficacemente ai problemi legati al cambiamento climatico ed è una tecnologia di nuova generazione che soddisfa la visione di Samsung Heavy Industries. Inoltre, quando si verifica un segnale anomalo all’interno del reattore, il combustibile nucleare liquido, il sale fuso, viene solidificato per evitare gravi incidenti alla fonte, e garantisce un’elevata sicurezza e un’alta efficienza nella produzione di energia e idrogeno allo stesso tempo“, ha dichiarato Jintaek Jeong, presidente di Samsung Heavy, uno dei maggiori costruttori navali del mondo.

Se poi la nave venisse ormeggiata a un punto di accesso fisso al largo si eviterebbe completamente l’effetto “NIMBY”, per cui questa soluzione appare particolarmente interessante. A partire dallo scorso anno la Samsung Heavy Industries si è impegnata pesantemente nel settore nucleare, iniziando anche la progettazione di navi da trasporto a energia atomica,  questa volta in collaborazione con il Korea Atomic Energy Research Institute (KAERI), per superare la tassazione delle emissioni di carbonio che la UE vuole imporre sulle navi da trasporto. Alla fine avremo meno carbonio, ma una bel po’ di reattori atomici. 


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