Analisi e studi
L’economia Sud Coreana inizia a sentire gli effetti dei dazi di Trump
La Corea del Nord vede un calo del proprio PIl nel primi trimestre 2025 . Un mix di effetto dei dazi e di incertezza politica, dopo l’impeachmente del presidente Yoon, recentemente obbligato alle dimissioni

L’economia della Corea del Sud si contrae nel primo trimestre a causa dell’instabilità interna e delle minacce al commercio estero
Secondo le stime preliminari annunciate giovedì dalla Banca di Corea (BoK), l’attività economica in Corea del Sud, misurata dal PIL, ha subito una contrazione nel primo trimestre del 2025. Tra gennaio e marzo, il prodotto interno lordo (PIL) è diminuito dello 0,1% su base annua, segnando un’inversione di tendenza rispetto all’espansione dell’1,2% registrata negli ultimi tre mesi del 2024 e, cosa ancora più importante, mancando le previsioni di una
La banca centrale ha evidenziato un rallentamento della maggior parte dei motori della crescita.Le esportazioni sono diminuite dell’1,1% rispetto al trimestre precedente, con cali significativi nei settori chimico e delle macchine utensili. Gli investimentinel settore delle costruzioni sono crollati del 3,2%, mentrei consumi privati e la spesa pubblica sono entrambi diminuiti dello 0,1%. Anche gli investimenti nelle strutture produttive sono calati del 2,1%, soprattutto nel settore dei macchinari, con un -1,1%.
Ecco il grafico relativo:
Questa debolezza è in parte attribuita all’instabilità politica innescata dal tentativo del presidente Yoon Suk-yeol di imporre la legge marziale a dicembre. Sebbene il Parlamento sia intervenuto rapidamente, l’episodio ha minato la fiducia dei consumatori e delle imprese, provocando un’esitazione negli investimenti. Anche i vasti incendi boschivi che hanno colpito il sud-est del Paese a marzo hanno contribuito al peggioramento del morale delle famiglie.
Nonostante l’inizio difficile dell’anno, la Banca di Corea è più ottimista per il secondo trimestre, prevedendo una possibile ripresa dell’attività grazie alla maggiore chiarezza politica dopo la destituzione di Yoon Suk-yeol e in vista delle elezioni anticipate del 3 giugno.
Tuttavia, l’economia sudcoreana deve affrontare una minaccia esterna significativa: una potenziale guerra commerciale con gli Stati Uniti. Dopo aver già aumentato i dazi sull’acciaio e sulle automobili, l’amministrazione Trump minaccia di imporre dazi “reciproci” del 25% su altri prodotti sudcoreani a partire da luglio se la bilancia commerciale non verrà riequilibrata.
Questa prospettiva ha spinto numerosi economisti e il Fondo Monetario Internazionale a rivedere al ribasso le loro previsioni di crescita annuale per la Corea del Sud, con il FMI che ora stima una crescita massima dell’1% per quest’anno.
Di fronte a questo scenario, la Banca di Corea, che ha mantenuto invariati i tassi di interesse ad aprile dopo i tagli di febbraio 2025 e ottobre/novembre 2024, potrebbe optare per un’ulteriore riduzione di almeno 0,25 punti percentuali del tasso di riferimento il mese prossimo, portandolo potenzialmente al 2,5%, comunque più alto di quello giapponese.
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