Analisi e studi
Le balle di Conte agli italiani (di Giuseppe PALMA)
Ecco alcune balle che Conte ha raccontato agli italiani nell’ultimo periodo:
1) 4 febbraio 2020: in Italia è tutto “sotto controllo”, i governatori del Nord si fidino.
Così il Presidente del Consiglio rassicurava gli italiani, rispondendo ai governatori di Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino che chiedevano la quarantena di chiunque arrivasse dalla Cina. Rassicurazioni andate avanti fino al 21 febbraio, nonostante un documento del ministero della salute del 5 gennaio – pubblicato il 9 gennaio – parli già di “polmonite da eziologia sconosciuta – Cina”. Grave negligenza;
2) i 600 euro alle partite Iva promesse per marzo, siamo al 19 aprile e in più di 40.000 non li hanno ancora ricevuti. Stessa situazione per i professionisti iscritti alle casse di previdenza diverse dall’Inps. I pagamenti – ancora parziali – sono avvenuti a seconda di quando son state presentate le domande, una corsa al click in stile fantozziano. Una vergogna per un Paese che pretende di definirsi civile. Ad oggi, in parecchi non hanno ancora ricevuto un centesimo. E del “decreto aprile” ancora nemmeno l’ombra;
3) sospensione dei mutui: altra presa in giro, vengono infatti sospesi solo i mutui prima casa per i quali il richiedente non ha nemmeno una rata di arretrato. Le partite Iva, per poter accedere alla sospensione, devono dichiarare di aver avuto – nei tre mesi successivi al 20 febbraio – una riduzione del fatturato nella misura del 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019;
4) i 400 miliardi promessi, la famosa “potenza di fuoco”, sono prestiti bancari nei limiti del 25% del fatturato (con garanzia dello Stato). Non si tratta di trasferimenti di denaro in favore di cittadini e imprese ma di prestiti (utili sostanzialmente a pagare le tasse) da restituire alle banche in sei anni. Non una “potenza di fuoco” quindi, ma un maggiore indebitamento delle piccole e medie imprese nei confronti delle banche. Lo Stato coprirà l’insoluto solo dopo che la banca avrà attaccato i beni del debitore. In buona sostanza cambia ben poco rispetto ai finanziamenti pre-virus. La garanzia statale serve solo ad ottenere il prestito senza istruttoria (o con istruttoria minima);
5) Mes sì, Mes no, Mes “light”. Alla fine, tra le misure in campo, accetterà anche il Mes. Probabilmente non lo attiverà, ma lo accetterà tra le misure da utilizzare, esattamente ciò che ha fatto Gualtieri all’Eurogruppo.
Solo annunci, zero sostanza. Continuate pure ad applaudire Conte.
Giuseppe PALMA
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