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L’Arabia risponde secca alle parole di Biden sul taglio delle quote. Tensione alle stelle con gli USA

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Riyadh in Arabia Saudita

Saudi Arabia Riyadh

 

Un giorno dopo che il presidente Biden ha minacciato che “ci saranno conseguenze” per la decisione dell’OPEC+ di ridurre l’obiettivo di produzione di 2 milioni di bpd, l’Arabia Saudita ha rilasciato una dichiarazione che esprime “il suo totale rifiuto” delle dichiarazioni di Biden e di altri esponenti di Washington in merito alla decisione.

Il governo del Regno dell’Arabia Saudita desidera innanzitutto esprimere il suo totale rifiuto di queste dichiarazioni che non sono basate sui fatti e che si basano sul ritrarre la decisione dell’OPEC+ fuori dal suo contesto puramente economico. Questa decisione è stata presa all’unanimità da tutti gli Stati membri del gruppo OPEC+“, si legge nella dichiarazione del Ministero degli Esteri.

La dichiarazione arriva in risposta alle richieste dei membri democratici del Congresso di punire l’Arabia Saudita per questa decisione, sospendendo la vendita di armi statunitensi al Regno, e al presidente Biden di riesaminare tutti gli aspetti delle relazioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita.

“C’è una serie di interessi e valori che sono coinvolti nelle nostre relazioni con quel Paese”, ha dichiarato questa settimana il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ai giornalisti, come riportato dalla CNN.

Il Presidente esaminerà tutto questo. Ma una domanda che si porrà è la seguente: La natura della relazione è al servizio degli interessi e dei valori degli Stati Uniti e quali cambiamenti la renderebbero più funzionale agli interessi e ai valori?”. L’Arabia Saudita ha insistito sul fatto che la decisione dell’OPEC+ è stata presa da più di un Paese e su basi puramente economiche.

Il Regno afferma che i risultati delle riunioni dell’OPEC+ sono adottati attraverso il consenso tra gli Stati membri e che non si basano sulla decisione unilaterale di un singolo Paese“. “Questi risultati si basano su considerazioni puramente economiche che tengono conto del mantenimento dell’equilibrio della domanda e dell’offerta nei mercati petroliferi e mirano a limitare la volatilità che non serve gli interessi dei consumatori e dei produttori, come è sempre stato il caso all’interno dell’OPEC+“, si legge nel comunicato del Ministero degli Esteri.

Quindi tensione alle stelle fra Regno saudita e amministrazione democratica USA. Mi sa che per appianare il problema ci voglia un serio tocco di Trump…


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