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La Russia rafforza la propria presenza militare in Kirghizistan, Asia centrale

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La Russia “svilupperà” le sue installazioni militari nell’alleato dell’Asia centrale, il Kirghizistan, ha dichiarato lunedì il Cremlino, a seguito dei colloqui tra i leader dei due Paesi a Mosca.

I capi di Stato hanno sottolineato l’importanza di rafforzare le forze armate della Repubblica del Kirghizistan e di sviluppare le strutture militari russe sul suo territorio“, ha dichiarato il Cremlino in un comunicato.

Il Kirghizistan, Paese a maggioranza musulmana di quasi sette milioni di abitanti, ospita una base militare russa composta da un aeroporto, un’installazione navale sul lago Issyk-Kul e diversi altri siti.

Il presidente Sadyr Japarov ha incontrato il leader russo Vladimir Putin a Mosca lunedì, alla vigilia del Giorno della Vittoria, un anniversario della guerra sovietica che sarà segnato da una parata dell’esercito sulla Piazza Rossa.

Japarov sarà uno dei numerosi leader stranieri a partecipare alla parata di quest’anno.

La Russia e il Kirghizistan, ex repubblica sovietica, sono legati da un’alleanza militare guidata da Mosca, l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO).

Secondo la dichiarazione rilasciata dal Cremlino, i due Paesi prevedono di “approfondire la cooperazione militare e tecnica” e le relazioni economiche e culturali per “raggiungere un nuovo livello di integrazione”.

I leader hanno concordato di rafforzare i legami militari mentre l’offensiva di Mosca in Ucraina si estende al secondo anno e l’Occidente sta valutando nuove sanzioni contro Mosca. Nel frattempo altri paesi dell’Asia centrale si stanno rendendo più indipendenti daa mosca, come ad esempio il Kazachistan che addirittura sta cercando di attrarre le aziende in fuga dalla Russia a causa delle sanzioni.

Comunque ieri diversi paesi della CSTO erano presenti alla Sfilata della Vittoria del nove maggio, a mostrare come, comunque, Mosca riesce ad esercitare una certa influenza ancora sulla regione, nonostante le sanzioni internazionali e la crescente influenza della Cina.


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