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La Russia pagherà gli interessi sul proprio debito aggirando le sanzioni USA. Ecco come

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Il ministro delle finanze russe ha dichiarato che Mosca sta pianificando un nuovo sistema di pagamento delle obbligazioni estere simile al sistema rubli-per-gas, nel tentativo di evitare un default sovrano di portata storica dopo che Washington ha posto fine a un’importante esenzione dalle sanzioni che aumentava le possibilità di default della Russia sul suo debito.

Anton Siluanov, ministro delle Finanze russo, è stato citato da Vedomosti il 30 maggio per aver affermato che il nuovo sistema in cantiere rispecchierebbe sostanzialmente quello già in vigore che consente agli acquirenti stranieri di gas naturale russo di regolare le transazioni senza incorrere nelle sanzioni.

A marzo, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca avrebbe richiesto ai Paesi “ostili” di pagare il gas naturale in rubli aprendo diversi conti presso la Gazprombank, per poi effettuare i pagamenti in euro o dollari, che l’infrastruttura di regolamento russa converte nella valuta russa.

Siluanov ha dichiarato a Vedomosti che il nuovo sistema di regolamento delle obbligazioni funzionerebbe più o meno allo stesso modo, ma “al contrario” e in modo da bypassare le infrastrutture di pagamento occidentali.

Secondo il nuovo schema proposto, gli investitori dovrebbero aprire un conto in valuta estera e uno in rubli presso una banca russa. La Russia effettuerebbe quindi i pagamenti delle obbligazioni in rubli, che verrebbero convertiti in valuta estera attraverso l’infrastruttura di regolamento russa – il National Settlement Depository (NSD) – e trasferiti sul conto in valuta estera a cui possono accedere gli obbligazionisti. Rimane solo un dubbio legato alla possibilità di bonificare questi dollari dove i depositanti desiderano, ma se il conto fosse definito

“Ora stiamo finalizzando questo meccanismo, ne discuteremo con il governo. Dopodiché, presenteremo un’offerta ai nostri investitori”, ha dichiarato Siluanov, secondo quanto riportato dall’outlet.

Venerdì Siluanov ha dichiarato alla televisione Russia-24 che il nuovo sistema di pagamento delle obbligazioni sarà in vigore per il prossimo pagamento delle cedole dei titoli in scadenza il 23-24 giugno.

Gli USA hanno cercato di mandare la Russia in un default forzato cancellando l’esenzione per il pagamento dei bond concessa alla Banca Centrale russa nel bando totale dal sistema internazionale dei pagamenti. Però che succede se lo stesso meccanismo viene messo in moto da una banca naturalmente esentata come Gazprombank?

La Russia ha circa 2 miliardi di dollari di pagamenti obbligazionari in valuta estera da effettuare entro la fine dell’anno e gli esperti prevedono che alcuni di questi saranno impossibili da saldare senza la deroga degli Stati Uniti. Comunque il default sarebbe solo simbolico perché, in questo momento, la Russia non ha bisogno di accedere al mercato del debito che le è comunque precluso.

“Ci aspettiamo che l’impatto sugli Stati Uniti e sull’economia globale sia minimo, dato che la Russia è già stata isolata finanziariamente”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre durante un briefing con la stampa del 26 maggio.

Con la soluzione prospettata la Russia pagherà il proprio debito in Rubli, che poi diventeranno dollari, ma potrebbe essere un problema portarli fuori

 


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