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La riforma del fisco prevederà anche “L’evasione per necessità”

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Pare che la prossima riforma fiscale porterà anche una ventata di realismo sulla situazione reale delle aziende italiane. Come riporta Italia Oggi l’articolo 20 della bozza riporta l’ipotesi per la quale un imprenditore non paghi le tasse per pagare gli stipendi ai dipendenti. In questo caso sarebbe previsto che il comportamento verrebbe a configurare una sorta di “Stato di necessità”, per cui non si configurerebbe nessun reato fiscale.

Secondo il quotidiano finanziario la proposta normativa prevede «di rivedere i profili relativi alla effettiva sussistenza dell’elemento soggettivo, nell’ipotesi di sopraggiunta impossibilità a far fronte al pagamento del tributo, non dipendente da fatti imputabili al soggetto stesso, al fine di evitare che il contribuente debba subire conseguenze penali anche in caso di fatti a lui non imputabili». Quindi saranno possibili profili nei quali l’imprenditore non può pagare le tasse per motivi di forza maggiore, non dipendenti dalla propria responsabilità, per cui decadrebbe per lo meno la parte penale. Ovviamente il debito fiscale non scomparirebbe, ma ci sarebbe un forte alleggerimento della responsabilità dell’imprenditore e anche uno scarico del peso dell’attività delle autorità giudiziarie. Sarà il giudice penale a vaalutare l’applicabilità delle nuove norme  fiscali.

La bozza di riforma prevede inoltre una maggiore proporzionalità fra sanzione e violazione amministrativa compiuta, portando anche qui ad un allegerimento amministrativo e allineando maggiormente il nostro sistema sanzionatorio con quello degli altri paesi europei.

 


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