Seguici su

Attualità

La Repubblica Ceca chiede una riunione d’emergenza della UE sul problema energetico

Pubblicato

il

 

La Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea, convocherà una riunione urgente dei ministri dell’energia del blocco per discutere misure specifiche di emergenza per affrontare la situazione energetica, ha dichiarato venerdì il primo ministro ceco Petr Fiala, mentre la crisi energetica nell’UE si aggrava con i prezzi che raggiungono nuovi record.

Anche Jozef Síkela, ministro dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca, ha twittato venerdì: “Siamo in una guerra energetica con la Russia che sta danneggiando l’intera UE. D’accordo con la Commissione europea e il primo ministro Fiala, proporrò di convocare al più presto una riunione straordinaria del Consiglio dell’energia dell’UE”.

I ministri dell’energia dell’UE hanno in programma una riunione ordinaria per ottobre, ma vista l’impennata dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, il presidente di turno dell’UE, la Repubblica Ceca, vuole convocare un vertice il prima possibile.

Nel frattempo, i prezzi dell’elettricità su base annua in Francia, Germania e nei Paesi nordici sono balzati venerdì a nuovi record, poiché le forniture di gas naturale dalla Russia continuano a essere limitate in vista dell’inverno.

L’impennata dei prezzi dell’energia sta alimentando l’inflazione e sta gravando sulle famiglie e sulle industrie di tutta Europa.

In Francia, i prezzi dell’energia elettrica su base annua hanno subito un’impennata del 13% nella sola giornata di venerdì, raggiungendo per la prima volta in assoluto 1.003 dollari (1.000 euro) per megawattora. In Germania, i prezzi dell’elettricità su base annua hanno raggiunto il record di 843 dollari (840 euro) per MWh venerdì scorso, con un’impennata del 50% solo questa settimana.

I prezzi dell’energia in Europa hanno toccato record su record per tutta la settimana dopo che la russa Gazprom ha dichiarato venerdì che avrebbe interrotto tutte le forniture attraverso Nord Stream alla Germania per tre giorni tra il 31 agosto e il 2 settembre. Questo annuncio ha sollevato nuove preoccupazioni sul fatto che le forniture attraverso il gasdotto potrebbero essere ulteriormente ridotte o interrotte del tutto dopo la manutenzione non programmata di tre giorni alla fine di agosto.

Sempre in Europa, anche se al di fuori dell’UE, EDF, l’azienda francese che opera anche nel Regno Unito, ha avvertito all’inizio della settimana che ben la metà delle famiglie britanniche potrebbe trovarsi in condizioni di fuel poverty a causa dell’inesorabile aumento dei prezzi dell’energia.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito