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La Polonia riceve un nuovo lotto di carri Abrahms, mentre l’accordo con la Corea del Sud rischia di saltare

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La Polonia si sta riarmando anche con il nuovo governo Tusk, solo che la strada intrapresa sta risultando diversa. L’Agenzia per gli armamenti polacca ha annunciato l’8 gennaio di aver ricevuto dagli Stati Uniti una spedizione di altri 29 carri armati da battaglia M1A1 Abrams (MBT) e 79 MRAP (Mine-Resistant Ambush-Protected) All-Terrain Vehicles (M-ATV).

Si tratta del terzo lotto di carri armati M1A1 Abrams acquistati nel gennaio dello scorso anno per soddisfare le esigenze delle forze armate polacche. La consegna comprende 29 MBT M1A1 e 79 veicoli MRAP Oshkosh M-ATV resistenti alle mine, acquistati il 31 luglio dello scorso anno attraverso il programma EDA (Excess Defense Articles). Questi vanno a sistituire i numerosi T 72 e T91 Twardy che la Polonia ha fornito all’Ucraina, insieme a molti altri mezzi corazzati.

La Polonia aveva concluso un grosso accordo con la Corea del Sud per la costruzione del carro armato K2 Black Panther su licenza direttamente in Polonia, con tanto di costruzione degli impianti di produzione in loco. Un accordo molto importante concluso con la Hyundai Rotam che segnava un’importante espansione dell’industria bellica sud coreana e che aveva molto irritato diversi paesi europei, Germania in testa, che si trovavano un pericoloso concorrente commerciale ai confini.

Il nuovo governo europeista di Donald Tusk sembra però intenzionato a cancellare questo accordo, prendendo come pretesto il fatto che la Corea del Sud si era impegnata a finanziare tutta l’operazione con un prestito che però non si è mai materializzato. Quindi, anche se in un primo momento Tusk aveva annunciato che comunque l’accordo sarebbe stato rispettato, anche se concluso dal governo precedente, ora sembra che questo venga messo in discussione e così anche la costruzione della fabbrica che sarebbe stata una temibile concorrente per la Germania.

 


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