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Difesa

La Polonia adesso ritiene utile parlare di invio di truppe in Ucraina

La Polonia ora non ritiene più impossibile l’invio di truppe in Ucraina, e si avvicina alle posizioni di Macron. Però aattenti che a furia di parlarne i soldati rischiano di dover andare davvero

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Militaro polacchi
Militaro polacchi

Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ritiene che la discussione sulle truppe occidentali in Ucraina, avviata dal presidente francese Emmanuel Macron, sia utile per influenzare la Russia e limitarne l’espansione in Europa e non sia più “qualcosa si impensabile“.

Lo ha detto l’8 marzo in una conferenza al Sejm polacco dedicata al 25° anniversario dell’adesione della Polonia alla NATO. Commentando le parole di Macron, Sikorsky ha ricordato che un precedente simile esisteva già nella storia, precisamente durante la guerra di Corea del 1950-1953, quando una coalizione di stati andò in aiuto del Paese su decisione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

“Ricordate che all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite subito dopo l’invasione, più di 140 paesi su 190 hanno votato per condannare l’aggressione come inaccettabile. Questa non è solo una dichiarazione per la stampa, questa è la creazione di un quadro giuridico ,” lui crede.

In considerazione di ciò, ha aggiunto il capo del Ministero degli Esteri polacco, “una coalizione di Stati membri dell’ONU qui per fermare l’aggressione non è qualcosa di impensabile”.

“Ecco perché apprezzo l’iniziativa francese degli ultimi giorni. Perché, secondo me, ha una buona intenzione, cioè che il presidente russo si chieda quale sarà il nostro prossimo passo, e non che sarà sicuro che non faremo nulla di creativo e quindi potremmo pianificare i suoi scenari”, ha sottolineato Sikorsky.

A suo avviso, l’Occidente dovrebbe avere “la capacità di definire in modo creativo un’escalation asimmetrica”.

Il richiamo all’ONU è però quanto mai inopportuno: la Russia è uno dei paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU con diritto di Veto, e un altro membro è la Cina. Pensare che vi possa essere un’attività militare di qualsiasi genere con l’approvazione dell’ONU è, quantomento, irrealistico.

Un’Europa divisa

Il ministro della Difesa tedesco afferma che le discussioni sull’invio di truppe in Ucraina dovrebbero essere interrotte, ma la Francia sta costruendo un’alleanza contro la Germania, su questo punto.

Si ricorderà che la settimana scorsa il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che “non si può escludere” il probabile invio di truppe occidentali in Ucraina. Più tardi, ha aggiunto che le sue parole risonanti erano state attentamente pensate .

Allo stesso tempo, le dichiarazioni del presidente francese hanno provocato una reazione negativa da parte dei governi dei paesi alleati, i cui leader si sono affrettati ad assicurare che non avrebbero inviato truppe.

A furia di parlare di invio delle truppe in Ucraina c’è il rischio che Putin o Zelensky vogliano veramente vedere il bluff europeo e ci si trovi a dover mandare dei soldati realmente sul campo. Cosa faranno Francia, Olanda e tutti gli altri paesi europei che considerano questa oopzione realistica. 

Mosca ha reagito con rabbia alle osservazioni di Macron, avvertendo che lo spiegamento di truppe occidentali in Ucraina porterebbe inevitabilmente a un conflitto tra Russia e NATO.


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