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LA PANDEMIA NON DEVE INFETTARE L’ECONOMIA E LA SOCIETA’ CIVILE. Lettera aperta del Gruppo Caffè

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Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana

Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia

David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo

Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo:

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea:

Christine Lagarde,  Presidente Banca Centrale Europea

Mario Draghi, già Presidente Banca Centrale Europea

Governanti italiani ed europei, ascoltateci!

Lettera aperta dal Gruppo Caffè

La pandemia coronavirus non deve infettare l’economia e la società civile!

Abbiamo osservato con somma preoccupazione l’inadeguatezza delle proposte UE e nazionali per affrontare il gravissimo impatto della pandemia coronavirus sulla economia reale e sulla società civile. Solo una struttura sanitaria pubblica può fronteggiare una calamità grave come questa.

Nessuno deve perdere il posto di lavoro e nessuna impresa deve morire a causa di questa epidemia. Lavoratori, imprenditori e cittadini tutti devono essere concretamente rassicurati che, passata la crisi, si possa riprendere la strada dello sviluppo economico e sociale. In caso contrario l’impatto determinerà un declino irreversibile della economia italiana ed europea.

Per scongiurare questo scenario, proponiamo che vengano immediatamente cartolarizzati a scadenza mensile e portati allo sconto alla BCE, quattro macro categorie di oneri per cittadini e imprese: 1. retribuzioni, 2. mutui, affitti e leasing, 3. spese per la sanità, 4. utenze domestiche e industriali.

Non appare opportuno dilungarci ora sulle questioni tecniche delle quattro cartolarizzazioni in oggetto, comunque affermando la loro concreta fattibilità tecnica e necessità ed una prima stima indica un fabbisogno di 70-80 miliardi/mese di liquidità necessaria.

Ricordiamo che il nostro maestro, l’economista. Federico Caffè, ammoniva: “Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili”, come ricordato anche nel nostro manifesto, scaricabile al link: http://bit.ly/33bxSjv

Il coronavirus non deve assolutamente trasmettersi alla economia e alla società civile. Nessun cittadino europeo deve, da solo, sopportare i danni al lavoro e alla vita che questa calamità gli sta già infliggendo. La misura della cartolarizzazione è semplice, diretta, non inflattiva e mette in sicurezza l’impianto economico e sociale di tutta Europa.

Chiunque abbia responsabilità politiche deve considerare la necessità ed opportunità storica di dare effettivo e concreto riscontro a questa proposta anche considerando che l’Europea e l’euro deve continuare ad esistere per noi e le generazioni future.

Amici del Gruppo Federico Caffè


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