Energia
La norvegese Equinor rinuncia agli investimenti in Argentina
La norvegese Equinor ha deciso di uscire dall’Argentina e di vendere le proprie partecipazioni nello sfruttamento del giacimento di Vaca Muerta. Nonostante e premesse positivie, ci sono ancora troppe incertezze
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La major energetica norvegese Equinor ha avviato colloqui per la vendita di quote nelle attività argentine da shale gas e petrolio alla compagnia petrolifera statale argentina YPF, suo partner nella joint venture, come riporta Bloomberg, citando una fonte senza nome a conoscenza degli sviluppi.
Equinor, che è entrata in Argentina negli anni 2010, ha interessi sia offshore che onshore nel Paese sudamericano.
Sulla terraferma, la major norvegese del petrolio e del gas detiene interessi in una licenza di esplorazione e in un blocco di produzione nella prolifica formazione di scisto Vaca Muerta, nella provincia di Neuquen.
Secondo la fonte di Bloomberg, il partner di Equinor nella joint venture, l’azienda statale YPF, ha il diritto di prelazione su qualsiasi vendita di quote.
L’azienda norvegese sembra intenzionata a cedere le quote dei suoi interessi nello scisto in Argentina e ha già avviato un processo di valutazione degli asset, ha dichiarato a Bloomberg un’altra fonte vicina ai piani.
Equinor, come altri colossi europei del petrolio e del gas, sta puntando nuovamente sul petrolio e sul gas e sta tagliando gli investimenti e gli obiettivi nelle energie rinnovabili, in quanto sta “adeguando le ambizioni alle realtà” nel tentativo di aumentare i flussi di cassa e i rendimenti per gli azionisti.
La vendita di attività di scisto in Argentina suggerisce che Equinor potrebbe aver ritenuto le operazioni argentine non essenziali per la strategia aziendale.
A Vaca Muerta, l’interesse per il principale giacimento di shale argentino è aumentato da quando, un anno fa, il presidente Javier Milei, libertario e favorevole alle imprese, è entrato in carica.
Ma il nuovo governo ha anche annunciato la fine dei finanziamenti statali per gli oleodotti e altri progetti infrastrutturali. Le aziende devono quindi fare affidamento sugli investimenti privati e sulle nuove agevolazioni fiscali e altri incentivi previsti dal nuovo approccio all’economia basato sul libero mercato.
Secondo gli analisti, inoltre, prima di impegnare miliardi di dollari nello sviluppo di rotte di esportazione dalla Vaca Muerta, vorrebbero vedere aboliti i controlli sui capitali e sulla valuta estera nel Paese. Insomma ci sono ancora troppe incertezze per una società norvegese che può benissimo investire nel cortile di casa del Mare del Nord ed esportare facilmente in Germania, facendosi pagare quello che vuole.
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