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La Germania si affida ad Israele per la difesa aerea con Arrow 3

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La commissione per il bilancio del Bundestag ha sbloccato mercoledì una prima tranche di 560 milioni di euro per l’acquisto del sistema di difesa aerea Arrow-3 di fabbricazione israeliana, mentre il governo tedesco cerca di modernizzare le proprie forze armate nell’ambito di un fondo di 100 miliardi di euro approvato dal cancelliere Olaf Scholz e dal Parlamento tedesco lo scorso anno.

La spesa della Germania per il sistema Arrow-3, progettato per intercettare missili balistici, dovrebbe raggiungere i 4 miliardi di euro. Mercoledì la commissione ha anche approvato circa 950 milioni di euro per l’acquisto di sei sistemi di difesa aerea IRIS-T-SLM di fabbricazione tedesca. La Germania deve praticamente ricostruire il proprio sistema di difesa aerea, come del resto dovrebbe fare l’Italia.

Arrow è è un sistema anti-aereo e anti-missile avanzato, sviluppato dal 2017, con capacità di raggiungere velocità ipersonica e funziona anche anti-artiglieria. L’evoluzione Arrow 4, attualmente in fase di test, sarà in grado di intercettare anche i missili ipersonici.

“Con l’acquisto dell’IRIS-T SLM tedesco e l’acquisizione dell’Arrow israeliano, stiamo portando avanti due importanti progetti del patrimonio speciale della Bundeswehr che contribuiranno a costruire un ombrello protettivo in Germania”, ha dichiarato a POLITICO Karsten Klein, legislatore dei Liberi Democratici nella commissione.

Il sistema Arrow-3 è sviluppato e prodotto dalle industrie aerospaziali israeliane in collaborazione con il gigante aerospaziale statunitense Boeing. Klein ha dichiarato che i sistemi di difesa aerea, combinati, avrebbero un raggio d’azione di 2.400 chilometri.

Il sistema Arrow-3 è in uso in Israele dal 2017 come parte della rete di protezione Iron Dome. Secondo un documento visionato da POLITICO, Berlino punta a stipulare un contratto vincolante per il sistema Arrow-3 entro la fine del 2023, che potrebbe quindi essere operativo entro la fine del 2025.

Nell’ambito dell’aumento della spesa per la difesa in Europa in seguito alla guerra della Russia contro l’Ucraina, le aziende aerospaziali temono che miliardi di euro vadano a contraenti esterni all’UE, tra cui Israele, Corea del Sud e Turchia.


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