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La Germania finalmente oridna due terminali rigassificatori galleggianti. Ma saranno pronti tardi

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Alla fine Scholz inizia a fare qualcosa di utile per risolvere la crisi del gas russo. Il governo federale tedesco ha firmato due protocolli d’intesa con le principali aziende del gas del Paese per la fornitura di due terminali galleggianti di importazione di LNG, il gas naturale liquefatto. 

Secondo quanto riportato da Reuters, gli accordi con Uniper, RWE e EnBW prevedono la consegna delle navi, che dovrebbero essere completate quest’inverno, entro marzo 2024.

“È una data importante nella serie di passi che abbiamo intrapreso dall’inizio dell’anno, per renderci indipendenti e meno suscettibili ai ricatti del (presidente russo Vladimir) Putin, e per dotare la Germania di un’infrastruttura energetica solida e resistente, in questo caso quella del gas”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Robert Habeck.

Il LNG è diventato l’ultima risorsa per la Germania, affamata di energia, quando la Russia ha ridotto i flussi attraverso la principale arteria che rifornisce di gas naturale la più grande economia dell’UE. La maggior parte di esso proviene dagli Stati Uniti, ma la Germania non ha terminali di importazione per il carburante super refrigerato che deve essere rigassificato al punto di ingresso nel Paese.

I terminali di importazione di LNG fissi richiedono anni per essere costruiti, mentre lo stoccaggio galleggiante e la rigassificazione sono molto più veloci da installare una volta completata la costruzione.

Inoltre il gas liquido può essere importato da diverse fonti. Da soli gli USA, i principali esportatori, non avrebbero la capacità per sostituire la Russia, ma con una pluralità di fornitori, legati da contratti a lungo termine, il gap può essere colmato.

Il principale di questi potrebbe essere il Qatar, ma le trattative tra Berlino e Doha si sono concluse senza un accordo all’inizio dell’anno perché i qatarini insistono su contratti a lungo termine e su una clausola che obbligherebbe la Germania a non rivendere il gas che non utilizza. Nessuno vende LNG senza contratti a lungo termine, a casua degli ingenti investimenti richiesti dagli impianti di liquefazione.

La Germania ha riempito le proprie scorte la 75% , ma rischia di non essere abbastanza: “Se non riusciamo a raggiungere il nostro obiettivo [di risparmiare il 20% di gas], c’è il serio rischio di non avere abbastanza gas”, ha dichiarato Klaus Mueller al FT all’inizio di questa settimana, il che porterebbe a un razionamento del gas. Anche perché comunque l’inverno bisogna passarlo, prima che arrivino le nuove navi rigassificatrici.

 

 


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