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Difesa

La Francia utilizzerà una centrale nucleare per potenziare le armi di deterrenza, cioè termonucleari

La Francia decide di utilizzare una centrale nucleare civile a scopo militare per produrre l’isotopo dell’idrogeno trizio. Si tratta della prima volta che questo accade in Francia ed è un segnale del riarmo nucleare di Parigi.

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Centrale nucleare De Civaux in Francia
Centrale nucleare De Civaux in Francia

Lunedì, il Ministero della difesa francese ha annunciato una “collaborazione” con EDF per utilizzare la potenza dei due reattori nucleari della centrale di Civaux per produrre trizio, “un gas raro essenziale per le armi deterrenti”, con la CEA, secondo un comunicato stampa  L’annuncio segue una visita del Ministro della Difesa Sébastien Lecornu a Civaux, nel dipartimento di Vienne.

Questa è una nuova tappa nella politica di riarmo e di deterrenza della Francia. Mentre Emmanuel Macron ha affermato ancora una volta la scorsa settimana che gli europei devono essere pronti a “rispondere” a una “escalation” militare da parte della Russia, la Francia sta rafforzando il suo arsenale nucleare e lo fa con questa mossa che sinora solo gli USA hanno applicato in Occidente.

In un comunicato stampa separato, EDF ha dichiarato di essere stata “contattata dal Governo francese per istituire un servizio di irradiazione presso la centrale nucleare di Civaux, a sostegno della CEA”, la Commissione francese per l’energia atomica, per questa “attività accessoria complementare [che] si aggiungerà alla missione principale di produzione di elettricità”.

Un forte aumento nella capacità di produzione di trizio

EDF riceverà quindi il materiale da irradiare a Civaux, dove sarà assemblato in fasci, che saranno caricati nei nuclei dei reattori per un ciclo di produzione di circa sette mesi, prima di essere rimossi e smantellati. Il trizio sarà poi inviato al CEA, lorgano di gestione del materiale nucleare francese. L’inizio del progetto è previsto per il prossimo anno. Sebbene ciò avvenga già negli Stati Uniti, è la prima volta che le risorse di produzione civili vengono utilizzate per scopi di deterrenza in Francia. Civaux sarà l’unica centrale elettrica francese ad essere mobilitata per tale produzione.

“Questa nuova attività, che contribuisce alla sovranità della nostra industria e della nostra difesa, è una buona notizia per il tessuto industriale locale, la cui eccellenza è riconosciuta”, riassume il Ministero della Difesa.

“L’impianto di Civaux è stato scelto per ragioni tecniche, ma anche perché è il più giovane della flotta nucleare e può quindi continuare a funzionare il più a lungo possibile”, ha dichiarato Etienne Dutheil, Direttore della Generazione Nucleare di EDF, durante una conference call.

“Questa collaborazione è in cantiere dagli anni ’90 e fa parte di un processo di pianificazione di lunga data, abituale per le strutture industriali della difesa”, afferma il Ministero, che precisa che “sarà firmato un accordo tra lo Stato, CEA ed EDF, che definirà l’ambito delle attività e i diritti e gli obblighi di ciascuna parte nel rispetto delle regole di governance”.

Materiale necessario per la costruzione di armi termonucleare

Il trizio è necessario alla costruzione delle armi termonucleari perché parte essenziale della cosiddetta “testata binaria”. Una bomba termonucleare è costituita da un innesco a fissione, in uranio arricchito o, attualmente, in plutonio, e quindi di una parte costituita da isotopi pesanti dell’idrogeno, spesso in combinazione con il litio. La parte a fissione dell’ordigno, esplodendo, fornisce l’energia agli isotopi di idrogeno per giungere alla fusione, generando quindi una quantità molto superiore di energia.

Se il deuterio, un isotopo raro pesante dell’idrogeno, è presente in natura, anche se in quantità minima, il tritio ha una vita brevissima e viene quindi prodotto per irradiazione. Paradossalmente ce n’è troppo nell’acqua leggermente contaminata rilasciata a Fukushima.

“Sébastien Lecornu ha spiegato che la deterrenza è un progetto a lungo termine. I responsabili della dissuasione tra dieci o quindici anni devono avere la capacità produttiva di mantenere aperte tutte le opzioni. Ciò significa avviare progetti oggi”, spiega EDF.

Questo annuncio arriva in un momento in cui la Francia sta assumendo una posizione offensiva nei confronti della Russia. Mentre Vladimir Putin solleva costantemente la minaccia di un conflitto nucleare, Emmanuel Macron ha risposto: “Dobbiamo sentirci particolarmente protetti perché siamo la stessa potenza che ha” la bomba atomica. Siamo pronti. Abbiamo una dottrina consolidata”, ha detto giovedì scorso, riferendosi alla “responsabilità” della Francia di “non aggravarsi ma


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