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La FED si prepara a mandare «Dollari digitali» nelle tasche di ogni americano?

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Il fallimento della Fed nel raggiungere il suo obiettivo di inflazione è evidente. Ora la banca centrale degli Stati Uniti ha rivisto radicalmente il suo dogma monetario il mese scorso e svelato il Flexible Average Inflation Targeting (o FAIT) in base al quale la Fed permetterà all’inflazione di crescere senza aumentare i tassi. Però appare come più la FED combatte l’inflazione con una politica monetaria espansiva, più l’inflazione vera e propria si rifiuti di salire convertendosi invece in bolle speculative sui beni di investimento , come possiamo vedere nel seguente grafico:

Oltre a questo problema di politica monetaria vi è un grosso problema legato proprio alla gestione della politica fiscale. Gli aiuti governativi del PPP negli USA sono riusciti a far arrivare una certa quantità di denaro direttamente ai consumatori ed alle aziende, ma il meccanismo è stato comunque complesso e, soprattutto, lento, perchè si è appoggiato all’intermediazione del sistema creditizio. Comunque la politica fiscale resta legata a questioni di carattere politico che la possono far variare e rendere questo strumento instabile e poco efficace.

Ecco la soluzione, presentata da due ex funzionari della Fed: Simon Potter, che ha guidato il gruppo dei mercati della Federal Reserve Bank di New York, ovvero è stato a capo del Plunge Protection Team della Fed per anni, e Julia Coronado, che ha trascorso otto anni come economista per il consiglio dei governatori della Fed. Questi esperti hanno affrontato il problema per la Fed di far giungere soldi in modo rapido alla gente nei momenti di crisi.

La risposta è stata sorprendente: i due propongono di creare uno strumento monetario che chiamano obbligazioni assicurative contro la recessione, che saranno trasferiti immediatamente agli americani.

Con questo strumento il Congresso concederebbe alla Federal Reserve uno strumento aggiuntivo per fornire sostegno – misurato sotto forma di una percentuale del PIL -da trasferire direttamente alle famiglie in caso di recessione. Le obbligazioni di assicurazione contro la recessione sarebbero titoli zero coupon e distribuite direttamente nel caso in cui alcuni indicatori economici facessero scattare un allarme. Gli elementi indice potrebbe essere il raggiungimento del limite inferiore zero sui tassi di interesse o, come ha proposto l’economista Claudia Sahm, un aumento di 0,5 punti percentuali del tasso di disoccupazione. Se scattassero questi allarmi la Fed attiverebbe l’uso di questi titoli e li depositerebbe immediatamente in una App a disposizione delle famiglie per spenderli.

Potter ci spiega “il Congresso ha impiegato troppo tempo per portare denaro alla gente, ed in modo confuso. Abbiamo bisogno di un’infrastruttura separata per far giungere gli aiuti alla gente”.

In sostanza, la Fed propone di creare una moneta a corso legale digitale ibrida che non viene bloccata nelle banche statunitensi, ma va direttamente alla gente. In breve, come abbiamo sintetizzato “La Fed ha in programma di inviare denaro direttamente agli americani nella prossima crisi”. 

Si tratta di una situazione simile a quella prevista dalla CBDC, le monete digitali delle banche centrali, con il vantaggio di essere regolata, nella dimensioni generali, da una norma di legge e di bilancio concordata con il potere politico. Un paracadute automatico che si apre quando inizia una crisi e che, in modo immediato, avrebbe un effetto anticiclico. Vedremo se il prossimo Congresso USA approverà questa mossa, ma, sicuramente questa discussione porterà una grande discussione nella BCE.


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